Paola Cortellesi e la brutta storia di violenza: ci è scappato anche questo

Paola Cortellesi è una delle attrici più apprezzate del panorama televisivo italiano. Ha riportato alla memoria ricordi molti duri

Paola Cortellesi
Paola Cortellesi (Gettyimages)

Di attrici versatili e dinamiche, nel mondo del cinema cosi come della televisione, sono davvero poche. Interpreti in grado di arrivare al cuore del pubblico interpretando personaggi dalla grande comicità, o anche ruolo molto profondi, introversi, chiamati a far emergere la bellezza di quanto si racchiudere all’interno di un nucleo personale che rispecchia ognuno di noi.

Cosi è per Paola Cortellesi, una delle attrici italiane più amate anche grazie a questa particolare versatilità. Interprete che ha saputo giocare su più fronti, riuscendo a diventare anche abile imitatrice (sempre con la grande vena comica che la contraddistingue) ma anche attrice pronta a prendere in carico personaggi molto particolari e suggestivi.

Tra televisione e Cinema, quello della Cortellesi è stato un percorso estremamente dinamico, dove lei ha saputo dar sfoggio delle sue grandi peculiarità attoriali in maniera sempre convincente e matura. E proprio recentemente c’è stata una delle sue ultime portanti avventure.

Paola, infatti, è stata una delle doppiatrici protagoniste nel film premio Oscar ‘Soul’, prestando la voce alla piccola anima ’22’. Un esperienza, quella del doppiaggio, che la Cortellesi aveva fatto già in passato con pellicole come ‘Stuart Little’, ‘Cars 2’ o ancora ‘I primitivi’.

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Paola Cortellesi ed il difficile racconto sull’infanzia

Ma, come spesso succede a personaggio dal cosi profondo senso di sé stessi, in grado di tirare fuori una vena artistica dallo spessore cosi marcato, alle spalle si nascondono percorsi anche complessi. Vicissitudini che possono aver condizionato, motivato, la vita di un’artista.

 

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La Cortellesi lo ha raccontato nel corso di un’intervista ai microfoni de ‘Che tempo che fa’. Un ritorno al passato, quando una Paola in tenera età ha dovuto fronteggiare le difficoltà che spesso ragazzini o adolescenti si ritrovano di fronte. “Capitava a scuola. Alcuni compagni di classe alle medie mi prendevano in giro. Erano sempre pronti a dirmi che ero sbagliata, proprio come mi sentivo. Riservata, timida, davo del lei: devo essere sembrata un tipo ‘strano'”, le parole della Cortellesi.

“A ricreazione ci scappava il dispetto, lo spintone, lo schiaffo, mentre io avrei solo voluto divertirmi. Me li ricordo benissimo, quei momenti. Succede. Sempre, ancora, in ogni zona e ambiente. Con epiloghi spesso tragici e insensati. In quel periodo i miei fratelli maggiori mi sostennero molto, insegnandomi che il rispetto degli altri non deve mai far dimenticare se stessi”, le dichiarazioni molti forti di Paola, testimonianza di quanto il suo carattere sia stato forgiato nel corso del tempo anche con esperienze di questo tipo.

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