Avete mai visto il figlio di Luciana Littizzetto? Sembrano uno la fotocopia dell’altro: ecco chi è

La simpaticissima Luciana Littizetto ha un figlio che le somiglia tantissimo, sono due gocce d’acqua. Ecco i dettagli e le curiosità 

Luciana Littizetto sorride
Curiosità della simpaticissima conduttrice (foto web)

Luciana Littizetto nasce a Torino nel 1964 ed è una simpaticissima conduttrice, attrice, comica, cabarettista, umorista, scrittrice e doppiatrice italiana. Ella è cresciuta nel quartiere torinese San Donato, dove i genitori gestivano una latteria. Dopo essersi diplomata nel pianoforte nel 1984 e in quegli anni collabora con l’editoriale Gioventù Operaia pubblicando i suoi primi articoli.

Nel 1990 si laurea alla facoltà di Magistero dell’Università degli Studi di Torino, con una tesi in melodramma intitolata La luna nel Romanticismo. Comincia a studiare recitazione al circolo Dravelli di Moncalieri,  diretta da Arnoldo Foà; concepisce i suoi spettacoli di cabaret cominciando a esibirsi in alcuni locali come il teatro Juvarra e Hiroshima Mon Amour, spesso con altri cabarettisti torinesi.

Nel 1991 viene premiata durante il Festival di cabaret Bravograzie di Aosta con il premio Ettore Pratolini e partecipa come corista nel disco dei Loschi Dei.

Il suo esordio nel mondo della televisione comincia nel 1993 con un programma di Rai 3  Cielito lindo condotta da Claudio Bisio e Athina Cenci, nella quale interpreta il personaggio di Sabrina, rendendola nota. Successivamente esordisce in radio conducendo insieme a Piero Chiambretti un programma su Radio 2, la Hit Parade. Per Luciana è davvero un periodo d’oro, in quanto si divide tra cinema e televisione con Tre uomini e una gamba,  Tutti giù per terra e, in televisione nel programma Mai dire Goal. Dopo il successo di questo programma, arriva in tutte le trasmissioni più importanti come Le iene, Quelli che il calcio, Mai dire Domenica. 

Nel 2005 comincia a lavorare con Fabio Fazio stilando, dopo anni in Mediaset, un contratto con RAI con il programma Che tempo che fa, conducendo anche due edizioni del Festival di Sanremo (2013 e 2014). I due hanno da sempre un rapporto “scherzosamente conflittuale”.

Una tra le curiosità di Luciana è che è contraria alla chirurgia estetica tanto da dichiarare: “Mi fa un po’ paura correre tanti rischi per avere una faccia che non è più la tua: la morte non la freghi neanche col botulino. Curare il proprio look è sano, ma si può essere belli anche quando si è donne mature”. 

Luciana ha due figli: Vanessa e Jordan che sono stati adottati mentre Luciana era legata al musicista  Davide Graziano, ex batterista degli Africa Unite.

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Luciana Littizzetto e suo figlio Jordan

Luciana e suo figlio
Curiosità (foto web)

Dal 1997 al 2018 l’attrice è stata legata a Davide Graziano, ex batterista degli Africa Unite e insieme hanno deciso di adottare due bambini Jordan e Vanessa e in un’intervista ha raccontato: “All’inizio non è facile: tu non sei preparata e non lo sono loro, vanno in una casa che non conoscono, in comunità non hanno spazi esclusivi. I ragazzi in affido si fidano poco, hanno le spine, si rischia di farsi male entrambi. Poi, col tempo, non sai quanto ce ne vorrà, le incomprensioni si superano. I genitori di Vanessa e Jordan hanno perso la patria potestà, ce l’ha il comune di Torino. Io ho la tutela: se vorranno a diciotto anni potranno aggiungere al loro cognome il mio”. 

Jordan, classe 1999 è cresciuto a Torino ma attualmente vive a Roma e ha un bellissimo rapporto con sua sorella Vanessa. Egli lavora come assistente di produzione per film e anche emittenti come La7 e Tv2000 e per un certo periodo di tempo ha vissuto anche in Spagna.

Sui social il ragazzo si è descritto così: “Sono Jordan, curioso e amante della vita e del viaggiare. Sono un ragazzo sveglio, curioso, intuitivo, creativo, vivace, spigliato, problem solver, buone capacità di lavoro in team/da solo, divertente ma nel momento del lavoro tutti seri e concentrati”. 

La madre lo ha definito un “terremoto” svelando un aneddoto della sua infanzia: “Quando era in quarta elementare, la maestra mi chiamò per dirmi: ‘Suo figlio vende gli autografi’. Io firmavo gli avvisi sul suo diario e lui ritagliava le mie firme, le appiccicava su dei fogli e le vendeva a un euro”.

 

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