Massimo Dapporto: da asso della tv Italiana all’oblio | Ecco che fine ha fatto

L’attore di successo Massimo Dapporto, da qualche tempo è sparito di scena. Ma che fine ha fatto? Scopriamolo insieme

Massimo Dapporto (Instagram)

Il padre dell’attore e doppiatore milanese è stato Carlo Dapporto, il quale ha recitato ad alti livelli a teatro. Come quest’ultimo, anche suo figlio ha mosso i primi passi recitando in alcune commedie, prima di iniziare a dedicarsi anche a cinema e tv.

Dopo aver partecipato a qualche pellicola negli anni settanta senza riscuotere un grande successo, è dal decennio successivo che la carriera di Massimo ha preso il volo. Ha infatti preso parte a film girati da registi di successo, come Carlo Vanzina, Marco Risi ed Ettore Scola.

L’ultima volta che è salito sul set cinematografico invece risale al 2006, anno in cui è apparso nella commedia storica di Vito Giuss Potenza, intitolata “Nicola, lì dove sorge il sole”.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da (@decimotuscolanoofficial)

 

Proprio l’anno seguente ha collaborato alle riprese della nota serie televisiva “Distretto di Polizia”, interpretando il personaggio del “commissario di Polizia Marcello Fontana”.

Leggi qui -> Domenica In | Elisabetta Gregoraci e la storia nascosta con Mara Venier: il brutto episodio

Leggi qui -> Belen e le labbra gonfie: È successo per questo | Gli attacchi non tardano ad arrivare

Che fine ha fatto Massimo Dapporto?

Sposatosi molto giovane con una donna di nome Stefania Longo, Massimo insieme a quest’ultima ha messo al mondo un figlio, chiamato Dario.

Come accennato in precedenza, nel corso della carriera ha lavorato anche come doppiatore. Ha prestato la sua voce a diversi attori famosi come ad esempio Tim Curry, Michael Keaton e Patrick Stewart, mentre allo stesso tempo ha doppiato personaggi animati tra cui Buzz Lightyear in “Toy Story” e Auto Buzz in “Cars – Motori ruggenti”.

Recentemente invece, Dapporto ha rilasciato un’intervista in cui ha affrontato il tema del Covid e delle difficoltà che esso ha creato anche al suo mestiere. Il cinema e il teatro infatti, hanno subito un brusco rallentamento, affermando allo stesso tempo che il governo non è stato d’aiuto per il settore dell’intrattenimento.

Inoltre, nel proseguo delle sue parole, ha parlato degli sviluppi della sua carriera al giorno d’oggi ed in particolar modo della sua ultima opera teatrale “Un borghese piccolo piccolo”, la quale è ripresa dal famoso romanzo dello scrittore Vincenzo Cerami, pubblicato nel 1976.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Fabrizio Coniglio (@conigliofabrizio)

 

Per quel che riguarda il piccolo schermo, ricordiamo la sua ultima apparizione, ossia quando nel 2016 ha preso parte alla miniserie tv intitolata “Luisa Spagnoli”. Mentre l’attività sul set è pertanto sensibilmente rallentata, quella del doppiaggio no. Massimo infatti ha affermato che il doppiaggio è ripartito, grazie alle norme di sicurezza che sono state messe in atto, le quali garantiscono l’assenza di rischio di contagio.

Impostazioni privacy