Ricordate la 10 centesimi di lira? Vale tantissimo: se l’avete siete ricchi

Una vecchia moneta da 10 centesimi di lira ha raggiunto un valore altissimo. Vi conviene controllare se la possedete

monete antiche
monete antiche (pixabay)

Questa moneta è davvero molto particolare. Stiamo parlando di 10 centesimi di lira che risalgono al 1941. Un’epoca davvero lontana, un vero pezzo da collezione. Infatti, il propretario della moneta, un utente dal nome marib4638, la vende su eBay a ben 2.000 euro.

E’ stata coniata durante il trono di Re Vittorio Emanuele III , tra il 1900 e il 1946, appartenete alla casa reale dei Savoia. Una moneta davvero molto rara e ricercata che con il passare del tempo ha acquistato sempre più valore.

Se la avete, conservata come cimelio tra i vostri vecchi ricordi, o se vi è stata donata da chi ha vissuto durante il regno dei Savoia, sappiate che oggi vendendola potreste fare un ottimo guadagno.

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Come è fatta la moneta che vale 2000 euro

moneta 10 lire rara
moneta 10 lire rara (eBay)

Questa moneta da 10 centesimi è detta “2° Tipo” poichè il “1° Tipo” fu coniato in rame dal 1936 fino al 1939 per celebrare il nuovo Impero di Re Vittorio Emanuele III. La moneta successiva, quella in questione, è stata invece coniata su Bronzital dal 1939 al 1943 ed utilizza lo stesso conio della moneta di 1° tipo. Cambia solo la lega utilizzata per la stampa, infatti il colore assume una tonalità giallastra.

Tuttavia si conoscono esemplari come i 10 Centesimi 1940 coniati erroneamente su rame anziché su bronzital. Sicuramente un errore dovuto ad uno scambio di tondelli con quelli del tipo precedente in uso fino all’anno precedente. Queste monete sono facilmente riconoscibili dal loro colore rosso.

Sul Verso al centro, vi è inciso lo stemma sabaudo con fascio e corona. Ai lati troviamo incisa una spiga di grano e il ramo di una quercia. Sulla sinistra invece è raffigurato il millesimo di conio e il simbolo della Zecca R e la C. che indica i centesimi. A destra troviamo invece l’anno dell’era fascista e il 10 che indica il valore della moneta. Sotto in basso la firma dell’autore Romagnoli.

Sul Dritto invece vi è il profilo del Re, senza la corona, rivolto con lo sguardo a sinistra. Incisa vi è la scritta VITT-EM-III -RE-E-IMP-, l’abbreviazione della frase “Vittorio Emanuele III Re e Imperatore.

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