Anticipazioni Verissimo | Luca Barbarossa gela lo studio: non dormo più la notte

Il cantante racconta a Verissimo la sua vita, il suo matrimonio ed il problema che da tempo non lo fa più dormire la notte.

Luca Barbarossa è considerato uno dei cantanti più longevi di sempre: nato nel 1961 a Roma, la carriera dell’artista è stata costellata di successi, ma anche rinunce, come dice lui in una delle sue interviste.

Questa sera Barbarossa sarà ospite del programma Verissimo, condotto da Silvia Toffanin, parlando del suo nuovo libro  “Non perderti niente”.

Parla poi della sua famiglia, della moglie Ingrid e dei tre figli avuti con lei: Valerio, Flavio e Margot. Luca poi parla anche di un problema che lo sta affliggendo ormai da tempo, non riuscendo più a farlo dormire.

L’intervista

Ho girato il mondo come musicista di strada, poi più affermato, collezionato esperienze da single e da sposato. Ho tre figli, un rapporto meraviglioso, ma è ovvio che ogni scelta comporti delle rinunce. Il senso di non perdersi niente è un po’ figlio di questo tempo.

“Quando ci siamo incontrati ero uno di quelli che hanno sempre difeso la libertà, la sensazione di non dover rendere conto a nessuno se avevo voglia di partire e starmene tre mesi a Cuba. Andavo in protezione di fronte a qualunque cosa potesse cambiare la mia condizione, poi mi sono pacificato ed è iniziata una fase diversa. Ma Ingrid è stata una donna intelligente, mi ha detto: “Che problema c’è? Se funziona resto, se non funziona torno a Parigi”. Da ventiquattro anni, per il nostro anniversario, assieme a un mazzo di fiori le regalo un biglietto con scritto: “Non funziona!”. E lei li conserva tutti”.

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La problematica

Nel suo libro Barbarossa parla anche di una problematica con non lo fa più dormire, ma in realtà questo, come detto dall’autore, è un bene in questo caso.

L’insonnia di Barbarossa infatti sembrerebbe essere produttiva e dare all’autore nuove idee: “Crollo in qualsiasi momento della serata. La mattina mi sveglio presto, devo essere performante, ma sono sveglio dalle quattro e mezza. Nello stato di dormiveglia spesso mi vengono in mente strofe intere, le ripeto all’infinito fino a memorizzarle e appena mi alzo le trascrivo”.

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