Orban scuote il parlamento europeo, Salvini si avvicina: gli scenari

Mentre Viktor Orban, primo ministro ungherese, crea scompiglio nel parlamento europeo, Matteo Salvini, leader della Lega, fa sentire la sua vicinanza.

Salvini con fucile in mano
Direttore generale della Beretta e Salvini (GettyImages)

Sono giornate particolari quelle che stanno avvenendo nell’Ue. In effetti, il leader della destra ungherese, Orban, è uscito dal centrodestra europeo e il leder del Carroccio, Salvini, fa sentire tutta la sua vicinanza.

Il Ppe, Partito popolare europeo, ha decretato da poco la possibilità di poter espellere dal suo interno un’intera delegazione. D’altronde, la linea attuata dal partito europeo sembra esser stata quella dell’allontanamento volontario di Orban, che ha subito ricevuto un messaggio di appoggio da parte di Salvini.

La risposta del primo ministro ungherese non si è fatta attendere. La sua mossa è stata quella della fuoriuscita immediata. Il pretesto è delineato nella scelta del Ppe di poter espellere una delegazione senza che ci sia una comunicazione precedente ai delegati del partito.

Orban e Salvini potrebbero alternarsi nel Ppe al parlamento europeo

Orban saluta la delegazione russa
Vladimir Putin e Viktor Orban (GettyImages)

Una videoconferenza fra Salvini e Orban ha fatto seguito al caos avvenuto nel parlamento europeo. Per avvicinarsi al mondo berlusconiano, sembra che l’idea sia quella di far entrare nel Partito popolare europeo proprio la Lega. Il Fidesz sembra invece avvicinarsi all’ala europea più  conservatrice, di cui fa parte anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Alla fine, le differenze all’interno del Ppe ci sono sempre state e sono state ben evidenti. Il Partito popolare europeo ha sempre avuto al suo interno un ala molto più centrista di quella seguita da Orban. Chi ne fa parte sono politici, come Angela Merkel o Jean-Claude Juncker, che sono distanti dalle linee estreme del partito Fidesz.

Già nel 2019 l’ex presidente della Commissione Europea aveva confermato che il partito ungherese non era in linea “con gli assetti cristiani e democratici” che sono le fondamenta del Ppe.


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L’estremismo del Fidesz si allontana dalle linee centriste europee

Agente ungherese e migranti
Migranti in Ungheria (GettyImages)

In Ungheria la situazione democratica è venuta sempre meno con le politiche attuate da Orban. La stampa è gran parte in mano al governo e le opposizioni vengono insidiate dai pieni poteri del premier.

D’altronde, non è nuova la lontananza di Fidesz dalle linee guida europee. In effetti, da quando il leader del partito ha permesso l’utilizzo del vaccino Sputnik, ha chiuso le frontiere all’arrivo dei migranti e ha sospeso il trattato di libera circolazione all’interno dell’Ue, la spaccatura si era già formata.

 

 

 

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