Rissa al senato tra governo e opposizione: ricovero per un senatore

Tafferugli in aula di Senato tra leghisti e Movimento 5 Stelle con uno dei senatori che è costretto al ricovero in ospedale.

senato (web source)
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Al Senato tempi difficili con le continue bagarre tra maggioranza e opposizione in una lotta perenne contro l’espansione del contagio da Coronavirus. Ecco quindi che emerge una vera e propria lite, dove un senatore questore ha riportato una lussazione alla spalla nei tafferugli scoppiati.

Il tutto nasce in seguito alla discussione sulla riforma in merito alla stesura e alle decisioni sul Decreto sicurezza, tanto discusso nel recente passata dalla maggioranza e dall’opposizione capeggiata dal solito Matteo Salvini. In seguito alle liti, sono ripresi i lavori in senato che ha approvato il decreto sicurezza con 153 voti a favore, 2 contrari e 4 astenuti. Il centrodestra non ha partecipato al voto.

Senato: interviene Andrea Marcucci sulla bagarre

marcucci (web source)
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Una bagarre scoppiata al Senato in seguito alla discussione sulla riforma del decreto Sicurezza. Ecco che alcuni senatori della Lega si sono scontrati con quelli del M5S e nei tafferugli il questore De Poli è stato strattonato riportando quindi una lussazione alla spalla. Ecco che quindi la questione si è fatta sempre più accesa.

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A commentare il tutto ci ha pensato Andrea Marcucci del Partito Democratico: “I fatti accaduti in aula sono di una gravità inaudita e, secondo me, senza precedenti dagli anni Venti ad oggi. Commessi spintonati, il questore De Poli costretto ad andare in infermeria perché buttato giù dai banchi. Ci sono stati atteggiamenti molto violenti nei confronti del personale e dei colleghi che cercavano di rimettere ordine, per questo abbiamo chiesto provvedimenti molto duri alla presidente Casellati”.

Fratelli D’Italia non ha partecipato al voto sul Decreto Sicurezza

senato (web source)
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Fratelli d’Italia ha deciso di astenersi dal voto. Ecco quindi che arriva anche la spiegazione in merito a ciò, sul perché si è optato per il ‘non voto’: “contro l’assurda e inaccettabile compressione dei tempi di discussione. Fratelli d’Italia ha sempre garantito disponibilità e un atteggiamento propositivo, al punto che in Commissione abbiamo ritirato tutti i nostri emendamenti proprio per facilitare il dialogo”.

Chiudono quindi così: “Sono stati concessi soltanto 5 giorni per esaminare il decreto. Una miseria rispetto ai 55 giorni garantiti alla Camera dei deputati e all’importanza del provvedimento.

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