Giuseppe Conte ha firmato il nuovo dpcm in vigore da oggi venerdì 4 Dicembre. Bufera sul premier al quale vengono mosse pesanti critiche.
Giuseppe Conte nella serata di ieri, poco prima di mezzanotte, ha firmato il nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri. Il dpcm entra in vigore oggi, venerdì 4 Dicembre. Rispetto alla bozza di ieri è stata cambiata solo la norma sullo sport: le competizioni di livello agonistico sono le uniche consentite.
Nel nuovo decreto viene sconsigliato di ricevere persone nella propria abitazione: “sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto. Per quanto riguarda le abitazioni private è fortemente sconsigliato di ricevere persone diverse dai conviventi, salvo per esigenze lavorative o situazioni di necessità ed urgenza.“.
Le ordinanze del ministero della salute adottate fin ora che determinano la fascia di rischio delle regioni scadono tutte il 6 Dicembre e devono dunque essere rinnovate prima di tale scadenza.
Rispetto a quanto si diceva ieri l’obbligo di quarantena dal 21 Dicembre al 6 Gennaio sarà valido anche per chi arriva da paesi facenti parte dell’Unione Europea. Tale obbligo però non viene applicato per chi viaggia per ragioni lavorative, assoluta emergenza, di salute, di studio o in caso di rientro verso il proprio paese di origine.
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Fanno tuttavia molto discutere le limitazioni sugli spostamenti che il nuovo dpcm prevede: divieto di spostamento tra regioni dal 21 Dicembre al 6 Gennaio. Il decreto prevede anche che due congiunti che però vivono in due regioni differenti potranno vedersi solo se lo spostamento avviene prima di questa data, esclusivamente però se tale spostamento avviene tra regioni gialle.
Conte e il nuovo dpcm: piovono critiche sul premier
Nella serata il presidente del consiglio ha promulgato il dpcm tramite la consueta diretta via tv e social.
Giuseppe Conte è stato già spesso criticato per le misure prese per bloccare questa pandemia di coronavirus. Nello specifico le maggiori considerazioni negative vennero mosse sulla chiusura di bar e ristoranti dopo le 18, per poi sfociare nel coprifuoco alle 22.
Con il decreto di ieri però si è toccato un nuovo apice di insulti ricevuto da Giuseppe Conte. La chiusura tra comuni per il periodo delle festività natalizie è una limitazione ritenuta da molti eccessiva – “Si dimetta” , “Questa volta ti massacrano davvero” – questi alcuni dei commenti sotto al post della diretta.
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Tra le tante critiche mosse all’attuale premier ci sarebbe anche quella di non aver differenziato le limitazioni in base anche al numero effettivo di abitanti. Il pensiero comune è quello che un comune con 20/30 mila abitanti dovrebbe avere limitazioni differenti rispetto a dove c’è una densità maggiore , cosa che invece nel nuovo dpcm non viene specificata.
Molte sono state le critiche mosse, anche perché le parole di Giuseppe Conte in passato avevano evidenziato come le restrizioni applicate sarebbero servite a farci vivere un natale più libero e sereno. Di conseguenza ora si trova alle strette, riuscirà a reggere l’ennesima ondata di malcontento popolare?
