Fabrizio Corona, rivelazioni clamorose sul caso Genovese e la frase “Sono Dio”

L’ex re dei paparazzi Fabrizio Corona si sbilancia e annuncia rivelazioni clamorose sul caso Genovese nella trasmissione di Massimo Giletti ‘Non è l’Arena’, dal suo libro poi spunta ancora una volta il suo grande e tormentato ego, nelle pagine si legge una frase molto forte: “Sono Dio“.

Fabrizio Corona, ex re dei paparazzi è da sempre un grande esperto delle dinamiche della nuova ‘Milano da bere degli anni 2000‘.

Una Milano notturna fatta di vip, celebrità, droga, eccessi, relazioni e tradimenti, bugie e paparazzi, appunto.

In questa ‘capitale della vita al chiaro di luna’ Fabrizio Corona si è fatto gli artigli e il pelo sullo stomaco.

E sempre qui si è consumato uno dei fatti di cronaca più deplorevoli degli ultimi tempi. La vicenda coinvolge un nome assai noto, quello dell’imprenditore 43enne Alberto Genovese, fondatore di Facile.it.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE>>>Rocco Siffredi, la situazione di Iannone è colpa di Belen: ecco perchè

Genovese è accusato di aver drogato una diciottenne che si era recata ad una sua festa, di averla violentata più volte e di averla tenuta sequestrata per continuare le sevizie.

La giovane ha sporto denuncia e da lì è nato il ‘Caso Genovese‘ di cui Fabrizio Corona vuole parlare a ‘Non è l’Arena‘ di Massimo Giletti.

L’annuncio di Fabrizio Corona sulla sua versione della vicenda Genovese:

Fabrizio Corona è dunque pronto a fornire la sua versione su un personaggio fino a qualche tempo fa ritenuto semplicemente un talentoso imprenditore.

Ma ora sulla figura di Alberto Genovese e sulla sua reputazione scende l’onta della violenza più ingiustificabile… vedremo cosa ne pensa al riguardo Fabrizio Corona.

Corona è convinto che fino ad ora si siano dette bugie e si sia stravolta la realtà…ma esistono dei filmati ad incastrare Genovese.

La gente, il trambusto, gli invitati più vari, la droga trovata dalle forze dell’ordine della cassaforte è tutto documentato dalle telecamere di sorveglianza poste ai quattro angoli della casa dell’imprenditore, ora in carcere a San Vittore.