Il vaccino Pfizer non è il miglior vaccino: Lo sputnik dalla Russia lo annienta

Passano i giorni e la corsa al vaccino s’intensifica: ecco quindi la discussione tra il Pfizer ed il più efficace sputnik della Russia.

Il vaccino è divenuto ormai l’ossessione degli scienziati di tutto il globo, con la necessità di trovare un antidoto al Coronavirus che affligge ormai la popolazione. Ecco quindi che parte una sorta di ‘guerra fredda‘ tra i principali candidati alla creazione di una vera e propria arma per disintegrare il virus.

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Secondo quanto annunciato dal National Research Center for Epidemiology and Microbiology ‘Gameleya Center’ e il Russian Direct Investment Fund, il vaccino russo Sputnik V avrebbe un “tasso di efficacia del 92% dopo la seconda dose”. Sulla sperimentazione a cui hanno partecipato 40mila volontari russi, in 16mila hanno verificato l’efficacia con l’immunizzazione e il placebo.

Vaccino: l’evoluzione delle sperimentazioni

Lo stesso Sputnik è stato somministrato in ospedali russi nelle zone rosse ed è stato confermato il tasso di efficacia attestato al 90%. A breve inoltre avremo la possibilità di leggere i report raccolti dallo studio. Inoltre, da ricordare che sono stati vaccinati con una prima dose più di 20mila volontari mentre 16mila con la seconda.

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“Nessun evento avverso“: così chiosano i ricercatori che vanno a segnalare disturbi minori come dolore nel sito della vaccinazione, sintomi febbrili e debolezza. Ora si starebbe passando alla sperimentazione in numerose zona orientali del mondo.

Le impressioni del Ministro della Salute russa

Il vaccino Sputnik sembra quindi avere una maggiore efficacia di quello Pfizer il quale invece non convince numerosi scienziati. Ecco quindi che secondo quanto riportato dal ministro della Salute della Federazione Russa, Mikhail Murashko: “I risultati degli studi clinici hanno dimostrato che Sputnik V è una soluzione efficiente per fermare la diffusione dell’infezione da coronavirus. E’ uno strumento di prevenzione e questo e questa è la strada per sconfiggere la pandemia”

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Insomma, una vera e propria svolta per la scienza che punta quindi a battere ‘definitivamente‘ un virus che sta affliggendo il mondo e che potrebbe ben presto vedere la fine grazie al vaccino Sputnik V.