Meditazione al top al tempo del Covid-19. Siamo tutti neofiti

Sarà per colpa dello stress da Covid-19 ma gli italiani hanno imparato a fare meditazione, in pandemia ci siamo riscoperti tutti neofiti

Come si dice: “la calma è la virtù dei forti”, dovrebbe essere così anche quando si vive un anno pandemico, con il Covid-19 che ci ha chiuso in caso e ci a costretti a scontare una pena inaspettata, tra smart-working, didattica a distanza e coprifuoco.

Quest’anno più che mai la nostra mente è stata messa a dura prova dal lockdown e dalla crisi sanitaria, che stanno impattando fortemente sulle condizioni psicologiche di buona parte della popolazione. Per questo motivi molti sono ricorsi alla meditazione.

LEGGI QUI>>> Con il Covid 19 poco amore e poca libido, lo dicono gli esperti

La meditazione permette di raggiungere uno stato di calma, rilassamento, pace interiore e consapevolezza, liberando la mente e consentendo di vivere nel qui e ora.

Petit BamBou, la principale app freemium, non religiosa, di mindfulness in Europa che aiuta le persone a coltivare una sana abitudine per il proprio benessere mentale, e YouGov, una delle principali società di ricerche di mercato al mondo, hanno studiato il rapporto degli italiani con la pratica meditativa durante e dopo il periodo di quarantena, analizzando il sentiment tra chi praticava già e i neofiti che si sono avvicinati a questa attività durante le restrizioni poste dal governo.

I dati sulle meditazioni anti- Covid 19

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da @sahaja_retreats

  • Un italiano su 5 pratica meditazione regolarmente
  • Il lockdown di marzo è stato il traino per l’approccio alle tecniche meditative: più della metà di chi pratica (56%) ha iniziato durante la quarantena
  • 9 praticanti su 10 prevedono di continuare a prescindere dal periodo di crisi sanitaria
  • Il 45% dei rispondenti ne conosce i benefici sul benessere psico-fisico
  • 7 italiani su 10 ritengono che gli esercizi di meditazione debbano essere integrati nella routine quotidiana degli studenti
  • 80% i rispondenti che integrerebbero workshop di mindfulness nei contesti di lavoro

Ci sono delle ragioni che spingono gli italiani a praticare

Più della metà degli intervistati ha risposto che la pratica li aiuta a rilassarsi (65%) e a ridurre lo stress (61%). La mindfulness viene utilizzata anche per il miglioramento della propria sfera psicologica, come gestire meglio le emozioni (50%), migliorare la concentrazione (50%), imparare a lasciare andare (42%); mentre il 38% ha dichiarato che le tecniche meditative rappresentano un supporto per aumentare la qualità del sonno e controllare il respiro, a cui seguono la capacità di rifocalizzarsi (35%), aprirsi agli altri (27%) e migliorare la propria creatività (25%).

 

 

Impostazioni privacy