Lo studio con cui la Cina vuole far credere che il COVID sia nato in Italia

Lo studio con cui la Cina vuole far credere che il COVID sia nato in Italia viene proprio dal nostro Paese. Ecco cosa dice la ricerca e perchè la Cina fa queste insinuazioni.

coronavirus e dati
Immagine Covid-19 (web source)

Continua il tentativo cinese di attribuire la responsabilità e l’origine della pandemia da Coronavirus ad altre nazioni.

Prima era stata la volta della Spagna, più tardi quella degli Stati Uniti.

In questa occasione la Cina aveva ipotizzato che la colpa della pandemia fosse da attribuire ai soldati statunitensi. Sarebbero loro ad aver portato il virus in Cina durante i Giochi Mondiali militari nel 2019, che si sono svolti appunto in Cina.

Adesso però queste ipotesi sono state messe da parte e soppiantate con qualcosa di ancora più strano.

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L’obiettivo dello scarica barile cinese è puntato su di noi.

Sarebbe l’Italia a loro dire, l’epicentro della bomba epidemiologica.

A sostegno di questa idea la Cina porta uno studio Made in Italy, che testimonia la presenza del virus in Italia prima che esso venisse rilevato a Wuhan.

Perchè la tesi della Cina non è attendibile e cosa dice lo studio:

tampone covid (web source)

Ma qui sta l’inghippo: sappiamo che per diverse settimane dal primo allarme lanciato da un medico cinese, poi defunto proprio a causa del Sars-Cov-2, la Cina è stata in silenzio.

Le comunicazioni cinesi riguardo al COVID-19 sono state assenti o incomplete oppure ancora inaccurate.

E dunque è più che plausibile che nel frattempo, durante quella finestra temporale di silenzio, i casi di Wuhan si siano moltiplicati, le persone si siano spostate tra Paesi e continenti.

Dunque probabilmente il danno era fatto ben prima di quel 31 dicembre 2019, quando arrivó il primo vero allarme.

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Lo studio che viene dall’Italia:

Ma vediamo ora nel dettaglio cosa sostiene lo studio italiano usato dalla Cina a sostegno della tesi che “incriminerebbe” il Bel Paese.

Lo studio è stato condotto dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano in collaborazione con l’università degli studi di Milano, quella di Siena e la VisMederi srl.

Analizzando i campioni ematici prelevati dai soggetti sottoposti a screening per tumore al polmone tra settembre 2019 e marzo 2020, in oltre 100 di questi sono stati rilevati gli anticorpi che si sviluppano in seguito all’infezione da COVID 19.

Le conclusioni dicono dunque che il Coronavirus circolava in forma asintomatica fin da prima dell’autunno 2019.

Ciò però, come sottolineato da più ricercatori, non significa che il COVID sia nato in Italia, e soprattutto perché a causa del ritardo di comunicazione cinese è difficile sapere esattamente come si sia diffuso tra Paesi.

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