Le novità sui lavori da casa: Deutsche Bank fa una proposta distruttiva

I lavori da casa stanno divenendo ormai parte integrante dei cittadini, soprattutto con l’incombere dell’emergenza sanitaria da Coronavirus.

smart working (web source)
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L’emergenza sanitaria da Coronavirus ha cambiato il modo di vivere dei cittadini, tant’è che lo smart working, o per dirla in italiano, i lavori da casa, hanno preso il sopravvento in Italia. C’è chi però lo vede come un ‘privilegio‘ e di conseguenza punta a tassarlo. Una novità che metterebbe ancor di più in ginocchio la stessa economia.

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Ciò andrebbe in vigore a partire dalla conclusione del lockdown e coinvolgerebbe tutte quelle persone che, non per obbligo, decidono liberamente di voler lavorare da remoto. Si tratta di un’applicazione fiscale che punta a tassare il 5% rendendo quindi più annoso per le casse del lavoratore, starsene quindi in smart working.

I lavori da casa verranno tassati

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“Lavorare da casa diventerà parte della nuova normalità”: queste sono le parole di Templeman, che guida il team della Deutsche Bank che fa sapere come “Questa modalità dovrebbe pagare per questo privilegio”. E quindi si sarebbe ragionato sul guadagno che porterebbe a 48 miliardi di dollari all’anno e 16 in Germania, da poter sfruttare per chi non ha fondi per lavorare da remoto.

Il privilegio di lavorare da casa consiste nel taglio delle spese e dal comfort che ne consegue. Secondo la stessa banca inoltre, il contributo del lavoratore sarebbe minore da remoto e quindi ci sarebbe una minore crescita dell’azienda. Ecco quindi che arriva la particolare proposta.

Lavori da casa: ecco cosa potrebbe accadere

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La stessa banca avrebbe quindi ipotizzato di far pagare la tassa al datore di lavoro, nel caso in cui mancasse una postazione di lavoro per il dipendente. Se invece lo stesso decidesse di lavorar da casa, sarebbe tassato per ogni giorno in cui resta nella propria abitazione. Tale tassazione non c’è per i freelance ed i lavoratori a basso reddito.

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“Dal nostro punto di vista ha molto senso offrire un supporto alle tante persone che sono state improvvisamente colpite da qualcosa che esula dal loro controllo”: chiude così Templeman.

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