Flora Canto ha messo zizzania tra Bonolis e Brignano?

L’attrice e conduttrice Flora Canto, compagna di Enrico Brignano, si difende dalle polemiche della stampa: “Non ho allontanato Bonolis da mio marito”

Sul suo profilo Instagram, l’ex corteggiatrice Flora Canto si difende dalle accuse di aver causato durante il funerale del compianto, Gigi Proietti, una lite tra il presentatore Paolo Bonolis e il compagno Enrico Brignano.

Mentre il compagno era in lacrime e il popolare conduttore lo aveva consolato la bruna 37enne lo avrebbe allontanato.

Flora Canto e Enrico Brignano
Flora Canto vicina al dolore di Enrico Brignano

 

Molti avevano vociferato infatti che l’attrice, legata al comico, con cui ha una figlia, Martina, avesse ‘scacciato’ il presentatore per paura del Covid.

Flora Canto nelle sue IG Stories sbotta “Ma secondo voi io potrei mai allontanare il Paolo, nostro grande amico, per colpa del Covid, considerando anche tutti noi siamo le persone più tamponate della terra perché facciamo programmi televisivi? 

Poi chiarisce: “Al funerale di Gigi Proietti c’è stato un momento in cui Paolo Bonolis si è avvicinato a Enrico per consolarlo. In quell’istante Paolo ha detto a Enrico: ‘Amico mio, su, forza e coraggio, prima o poi tocca a tutti’. E io, toccandolo con questa mano, ho detto: ‘A Pa’, non lo dire manco per scherzo, per te ed Enrico, quando sarà, passeranno altri 30 anni’.

Enrico Brignano piange Gigi, il suo Maestro

La morte del grande attore Gigi Proietti non ha lasciato indifferente nessuno soprattutto chi si è formato nella sua scuola di teatro e lo ha conosciuto da vicino. Tanti gli attori che lo hanno ricordato in tv e sulle loro pagine social.

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Enrico Brignano, in particolare, piange il suo grande Maestro e lo ricorda con una lettera durante il giorno del suo funerale al Globe Theatre di Roma.

 


“Sei stato il nostro riparo ogni volta che ne avevamo bisogno”. Brignano ricorda la prima volta che incontrò il maestro, “era aprile del 1988, era il primo giorno e Gigi entrò con la giacchetta tenuta per un dito dicendo il suo “Ciao” con la sua voce potente e autorevole. Lui così alto e con la testa piena di capelli: “Mi sentii intimidito” ma poi inizio a chiamarlo come tutti gli altri: “Gigi con due G”.

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