Enigma sul libro di Speranza: non esiste da nessuna parte

Rimane l’enigma sulla data di uscita del libro del ministro della Salute, Roberto Speranza. Doveva essere nelle librerie il 22 ottobre, ma non ve n’è traccia.

Roberto Speranza
Roberto Speranza Fonte: Instagram @robertosperanza

Poco più di un mese fa, il ministro della Salute Roberto Speranza scriveva sul suo profilo Instagram: “Oggi più che mai in questo Paese occorre alimentare il dibattito sulla prospettiva futura del nostro Sistema Sanitario Nazionale, che è la pietra più preziosa che abbiamo. A questo scopo, sto scrivendo un testo nel quale raccolgo le mie idee e le mie esperienze alla luce della battaglia con il Covid-19“.

Così il ministro aveva preannunciato al grande pubblico dei social network l’uscita del suo libro ‘Perché guariremo. Dai giorni più duri a una nuova idea di salute”.

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Dall’annuncio dell’uscita al giallo del libro fantasma:

Roberto Speranza
Roberto Speranza tiene in mano una copia del suo libro Fonte: Instagram @robertosperanza

Il giorno di messa in commercio nelle librerie sarebbe dovuto essere ieri, giovedì 22 ottobre, ma qualcosa sembra essere andato storto: del libro di Roberto Speranza non c’è traccia da nessuna parte.

Per saperne qualcosa di più sulla vicenda abbiamo dovuto attendere il comunicato della casa editrice responsabile della pubblicazione del volume scritto dal ministro: “La data di messa in vendita del libro è stata posticipata. Non sarà una questione di mesi, ci auguriamo che i tempi siano invece brevissimi” scrive Massimo Pellegrino, direttore commerciale di Giangiacomo Feltrinelli Editore.

Nessuna reale spiegazione sul motivo del ritardo, solo un mite ‘scusate’. Cosa sarà successo?

Una delle teorie più accreditate è che l’uscita di un libro che parla di ‘liberazione dal Covid-19’ in questo preciso frangente temporale sarebbe stato fuoriluogo. Perchè?

Perchè ad averlo scritto è il ministro della Salute, la persona che ora, assieme al resto dell’esecutivo, deve gestire la riacutizzazione della pandemia da Coronavirus.

Forse sperava ce ne fossimo liberati davvero di questo mostro virulento?

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