Coronavirus, il decreto ristori di Conte sarà sufficiente?

Il dpcm del Premier Conte chiude ristoranti e bar dalle 18.00 in poi, ora arrivano gli aiuti col decreto ristori ma saranno sufficienti? “Indennizzi subito, abbiamo lavorato in tempo”, la promessa.

Il premier Conte – web source

Dopo il Dpcm serve che il Governo dia delle risposte rapide ai titolari di attività che ora subiranno ulteriori danni economici. Verrà approvato il Decreto Legge Ristori come confermato proprio dal Premier Giuseppe Conte nel corso dell’incontro con le categorie che è già avvenuto a Palazzo Chigi. Proprio Conte ha spiegato: “Nelle ore in cui lavoravamo alle norme del Dpcm abbiamo lavorato per far arrivare risorse in tempi record a chi era stato penalizzato. Abbiamo Cdm in cui approviamo un decreto con immediate misure di ristoro e indennizzi”.

Il Governo ha deciso di assumersi le sue responsabilità ed è giusto che l’operato sia sindacato e sottoposto a delle critiche precise. L’obiettivo è quello di remare nella stessa direzione per provare ad uscire dalla pandemia rischiando di aggravare la situazione economica del paese già in un momento di grandi complicazioni.

Come saranno divisi gli aiuti

E come saranno divisi gli aiuti? I ristori a fondo perduto saranno le situazioni sul tavolo del Consiglio dei Ministri del pomeriggio. Dal Governo fanno sapere che tutto arriverà in tempo record entro il 15 di novembre. Lo riferisce anche il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri nel corso di un incontro con tutte le categorie. L’intervento è ovviamente quello di uscire da una situazione non facile da gestire e che ha creato molto malcontento.

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Si parla di alcuni settori con il coefficiente 1 per i ristoranti invece di 1.5 per altri settori si arriverà al 2 dunque al doppio. Nel decreto poi ci saranno dei sostegni per somministrazione e turismo cioè ristoranti, bar e pub. Ci saranno delle categorie che faranno sentire le proprie voci attraverso l’organizzazione di proteste, attenzione a quello che accadrà nelle prossime ore.

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