Bullismo: come riconoscerlo e che cosa fare

Questa utile guida per i genitori che vogliono avere un approfondimento sul bullismo.  Chi sente il bisogno di controllare i figli, può anche rivolgersi a una agenzia investigativa a Milano.

I segnali per capire chi è vittima di bullismo

Capire se un ragazzo è vittima di bullismo non è sempre facile perché molti comportamenti sono abbastanza tipici dell’età adolescenziale e pre adolescenziale. Nonostante ciò, vale sempre la pena sapere quali sono e farci maggiore attenzione. Umore altalenante, modifiche delle abitudini alimentari e isolamento sociale sono alcuni di questi.

Secondo gli esperti della agenzia investigativa a Milano tra i segnali da cogliere c’è lo smarrimento di materiale scolastico oppure di indumenti. Di solito, capita anche i bulli giochino con il materiale scolastico (astuccio, piano, libri, etc.) o con gli indumenti del ragazzo preso di mira. Quando il libro o il giubbotto si rovinano, il ragazzo li nascondere o li butta via per evitare che i genitori si insospettiscono, dicendo che sono andati persi.

Come aiutare chi è vittima di bullismo

Molti genitori, quando scoprono che il figlio è vittima di bullismo, denunciano l’accaduto agli insegnanti e al dirigente scolastico. Animazione comprensibile ma che produce pochi risultati; le insegnanti spesso una ramanzina ai ragazzi poi nuovamente disturbano chi ha denunciato tutto ai genitori. Si risolve ben poco denunciando e basta; sarebbe invece opportuno avviare percorsi scolastici con psicologi ed esperti che si occupano di bullismo.

Inoltre, occorre aiutare chi è vittima di bullismo a trovare nuovi amici. Il consiglio è quello di spostarsi dal solito bacino d’utenza e iscriverlo in un altro quartiere a un’attività sportiva e / o ricreativa dove trovare nuovi amici. Essendo l’isolamento sociale una conseguenza degli atti di bullismo, cercare nuovi amici rappresenta una soluzione valida.

Un altro valido consiglio che tutti gli esperti tendono a dare trascorrere del tempo di qualità con i figli. I genitori devono dare delle alternative e costruire un rapporto positivo con i ragazzi che attraversano la dedicata fase dell’adolescenza. Uscire di casa, stare all’aria aperta, spegnere gli apparecchi elettronici, costruire qualcosa insieme, fare sport, etc. sono consigli che i genitori dovrebbero al più presto seguire.

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