Per acquisto e noleggio operativo impianti termici a Milano, qual è la più vantaggiosa tra le due? Lo scopriamo subito grazie a un confronto che prende in considerazione più aspetti.
Il classico acquisto di un impianto
Il classico acquisto di un impianto comporta per l’azienda un immediato impiego di capitale, creando non pochi problemi a livello economico e finanziario. Nonostante si possa anche pagare a rate, serve comunque una somma da anticipare, spesso difficile da reperire. Il prezzo di acquisto non comprende altri costi accessori come quelli della manutenzione e riparazione dei danni che sono tutti a carico del proprietario. È indispensabile provvede alla manutenzione altrimenti non c’è la certezza che funzioni correttamente nel tempo né che la sicurezza sia garantita. Insomma. Questa modalità è problematica per la contabilità perché è necessario prevedere un sacco di costi, oltre a quello inziale dell’acquisto, incidendo notevolmente sulla situazione finanziaria che potrebbe anche diventare instabile.
Il noleggio operativo
Nel caso del noleggio operativo impianti termici a Milano, le cose sono parecchio diverse e vale quindi la pena approfondire di più il tema. Non è prevista la mobilitazione di grandi capitali poiché per avere l’impianto che serve è sufficiente stipulare il contratto di noleggio pagare la prima rata mensile. Il canone del noleggio non comprende solo la locazione del bene ma anche altri costi come quello relativo alla manutenzione ordinaria e anche alla riparazione di eventuali guasti che possono sempre capitare nel corso del tempo. Tutti gli aspetti burocratici sono a carico della società di noleggio senza che l’impresa che utilizza il bene debba preoccuparsi di nulla. Finito il contratto, l’impianto che si è svalutato può essere restituito e si inizia il noleggio operativo impianti termici a Milano di un altro prodotto più recente ed efficiente. In poche parole, si riesce ad avere quello che serve per l’attività aziendale sena doverlo per forza comprare e avere un prodotto nuovo ogni tot anni senza doversi più preoccupare della svalutazione dei beni che perdono oltre il 75% già nei primi 3 anni.
