Coccinelle, preziose alleate naturali per la salute delle piante: sono tanti in benefici che arrivano da questi piccoli e colorati insetti.
Chi coltiva piante in giardino, sul balcone o sul terrazzo conosce bene la dedizione necessaria per mantenerle vigorose e sane. Tuttavia, il rischio di parassiti è sempre dietro l’angolo, con insetti come afidi e cocciniglie cotonose che possono compromettere la salute delle piante fino a farle morire.

Una soluzione naturale ed efficace per difendere le piante da questi nemici è rappresentata dalle coccinelle, insetti piccoli ma estremamente utili, in grado di proteggere le colture senza ricorrere a sostanze chimiche nocive.
Le coccinelle: alleate naturali contro i parassiti delle piante
Le coccinelle appartengono alla famiglia dei Coccinellidi, un gruppo di coleotteri noto per la sua voracità nei confronti degli insetti dannosi. Questi insetti possono consumare fino a 1000 afidi in un solo anno, dimostrandosi alleati preziosi per chi desidera mantenere il proprio giardino o orto in salute senza l’uso di pesticidi chimici. La loro efficacia deriva dalla capacità di predare in modo specifico gli insetti fitofagi che attaccano le piante, come afidi, cocciniglie e altri piccoli artropodi.
I Coccinellidi sono insetti di piccola taglia, generalmente compresi tra 1 e 10 millimetri, con un corpo emisferico e livree dai colori vivaci, che rappresentano un meccanismo di difesa chiamato aposematismo. Questa colorazione brillante scoraggia i predatori, i quali associano i colori intensi a sostanze tossiche o sgradevoli. Difatti, le coccinelle adulte possono emettere dalle articolazioni delle zampe un liquido dal forte odore repellente ma innocuo per l’uomo.
Tra le specie più utilizzate per la lotta biologica spiccano:
- l’ippodamia (Hippodamia variegata), riconoscibile per il corpo rosso con nove punti neri, adatta a climi caldi e zone molto assolate;
- l’adalia (Adalia bipunctata), di colore rosso con due puntini neri, particolarmente diffusa e versatile;
- il criptolemo (Cryptolaemus montrouzieri), caratterizzato da un corpo nero con testa rossa, le cui larve sono bianco-grigiastre e spesso scambiate per cocciniglie.

Le larve di coccinella, vendute nei centri di giardinaggio in apposite confezioni aerate, rappresentano la forma più efficace da rilasciare sulle piante infestate. Le confezioni possono contenere da 25 a 1000 larve, spesso immerse in farina di grano o vermiculite per facilitarne il trasporto e il rilascio.
Le coccinelle rappresentano uno strumento di lotta biologica altamente efficace e sostenibile, in grado di sostituire o ridurre significativamente l’uso di pesticidi chimici nelle coltivazioni amatoriali e professionali.
Modalità di utilizzo delle coccinelle per la protezione delle piante
Il periodo ottimale per liberare le coccinelle è la primavera, quando le temperature e le condizioni ambientali favoriscono la loro attività. In ambienti come le serre fredde si consiglia di intervenire anche in autunno, mentre nelle serre calde il momento migliore può essere l’inverno. Il rilascio va effettuato preferibilmente al tramonto, quando la luce è più bassa e la temperatura si abbassa, condizioni che riducono la fuga immediata delle coccinelle.
Per procedere, è sufficiente avvicinarsi alla pianta infestata, aprire la confezione e inclinare delicatamente il contenitore sulle foglie vicino ai germogli, lasciando scivolare 3-4 coccinelle in base alla grandezza della pianta. È fondamentale evitare di trattare le piante con insetticidi chimici, olio di Neem o piretro nelle due settimane precedenti e successive al rilascio, per non compromettere la sopravvivenza degli insetti utili.
Nel caso si notino delle uova gialle deposte sulle striscioline di carta all’interno della confezione, è consigliabile attendere la schiusa e liberare le larve direttamente sulle piante, incrementando così l’efficacia della lotta biologica.