Curiosità

Non sottovalutare il prurito: ecco perché il tuo cane si gratta e come aiutarlo

La pelle del cane è un indicatore prezioso della sua salute generale: ogni segnale, anche lieve, deve essere valutato con cura.

La pelle rappresenta l’organo più esteso e vitale del cane, fondamentale per proteggerlo dagli agenti esterni e mantenere la salute del pelo, sua prima barriera difensiva. Tuttavia, molteplici malattie cutanee possono comprometterne la funzionalità, con conseguenze significative sul benessere dell’animale.

A cosa fare sempre attenzione – kronic.it

Questo approfondimento, basato sulle più recenti evidenze della Zampa Academy del Cane, analizza cause, sintomi e terapie delle patologie cutanee più frequenti, senza mai sostituire il consulto veterinario professionale.

Le principali patologie cutanee del cane: dal prurito alle infezioni

Le dermatiti rappresentano la categoria più comune di disturbi cutanei e si manifestano in diverse forme: dalla dermatite batterica (piodermite), causata da batteri come gli Staphylococcus, che genera pustole, croste e foruncolosi, alla dermatite atopica, una malattia ereditaria caratterizzata da un’intensa reazione immunitaria a pollini, acari e polveri, con prurito e arrossamento localizzati su muso, orecchie e zampe. Particolarmente frequente è anche la dermatite allergica da pulci, con papule e perdita di pelo dovute all’ipersensibilità alla saliva di questi parassiti.

Un altro segno clinico importante è l’alopecia, cioè la perdita o il diradamento del pelo, sintomo che può dipendere da allergie, squilibri ormonali, infezioni o parassitosi. Il prurito è spesso il primo campanello d’allarme, associato a numerose patologie che vanno dalle infestazioni parassitarie (come la rogna sarcoptica e demodicosi) alle micosi cutanee, come la dermatofitosi (tigna), un’infezione fungina contagiosa con chiazze alopeciche ben delimitate e arrossamento.

Non sottovalutare il prurito del tuo cane – kronic.it

Tra le infezioni più insidiose c’è quella da Malassezia pachydermatis, un fungo lievitiforme che provoca dermatiti croniche pruriginose, accompagnate da desquamazione e odore caratteristico soprattutto nelle zone umide. Inoltre, patologie endocrine come l’ipotiroidismo e la sindrome di Cushing possono causare alterazioni cutanee quali alopecia simmetrica e iperpigmentazione.

Diagnosi, terapie e prevenzione: il ruolo chiave del veterinario

Per identificare con precisione la natura della malattia, il veterinario effettua un esame clinico completo che può includere raschiati cutanei, colture fungine, biopsie e test allergici.

La terapia varia in base alla causa: dagli antibatterici per le piodermiti agli antiparassitari per rogna e pulci, dagli antifungini per le micosi agli immunomodulatori e steroidi per le allergie atopiche. Le endocrinopatie richiedono trattamenti ormonali specifici, mentre i tumori cutanei possono necessitare di interventi chirurgici o chemioterapici.

La prevenzione è fondamentale e si basa su quattro pilastri: profilassi antiparassitaria regolare, dieta equilibrata con acidi grassi essenziali, cura igienica e ambientale costante e controlli veterinari periodici. L’attenzione alla toelettatura è altrettanto cruciale: una spazzolatura quotidiana o settimanale a seconda del tipo di pelo previene nodi, irritazioni e consente di individuare tempestivamente anomalie cutanee.

Cura del pelo e impatto dello stress sulla salute cutanea

Una corretta gestione del mantello, con l’uso di shampoo specifici per pelli delicate e bagni non troppo frequenti per preservare il film lipidico naturale, aiuta a mantenere la pelle sana. La toelettatura professionale, comprensiva di pulizia di orecchie, unghie e denti, è indispensabile soprattutto per le razze con pelo riccio o lungo.

Non va trascurato il legame tra stress e compromissione della pelle: ansia da separazione, noia o cambiamenti ambientali possono scatenare leccamenti compulsivi e peggiorare dermatiti preesistenti. Per questo è essenziale associare alle cure fisiche anche strategie volte a migliorare il benessere mentale dell’animale, come una routine stabile, attività fisica regolare e arricchimento ambientale.

Infine, per i cani anziani, la pelle diventa più fragile e soggetta a infezioni, rendendo necessarie attenzioni specifiche, tra cui spazzolature più frequenti e prodotti adatti, oltre a controlli veterinari più regolari.

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