Nel Decreto Fiscale collegato alla Manovra 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale in seguito all’approvazione del Consiglio dei Ministri.
Questo è stato confermato il rifinanziamento dell’Ape Sociale, strumento fondamentale per l’anticipo pensionistico dedicato a categorie di lavoratori in condizioni di particolare difficoltà. La domanda per l’Ape Sociale può essere presentata esclusivamente all’INPS, che verifica il possesso dei requisiti e la disponibilità delle risorse stanziate. In caso di eccedenza delle domande rispetto ai fondi, si procede a un monitoraggio e a una graduatoria basata sulla prossimità al requisito anagrafico di vecchiaia e sulla data di presentazione della domanda.
Il beneficio è riservato a lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, alle forme sostitutive ed esclusive, alle gestioni speciali degli autonomi e alla Gestione Separata.
Le risorse stanziate per l’anticipo pensionistico sociale ammontano a:
Questi finanziamenti permettono di garantire la continuità di un intervento che sostiene i lavoratori in situazioni di disagio, facilitandone l’uscita anticipata dal mercato del lavoro.
L’Ape Sociale è rivolta a specifiche categorie di lavoratori, che devono soddisfare sia requisiti anagrafici sia contributivi:
Per le donne, è prevista una riduzione dei requisiti contributivi di 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di due anni.
L’Ape Sociale decorre dal primo giorno del mese successivo alla domanda, purché siano soddisfatti tutti i requisiti e previa cessazione dell’attività lavorativa. L’indennità viene erogata dall’INPS in 12 mensilità annuali fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o fino al conseguimento di un trattamento pensionistico anticipato.
L’importo mensile corrisposto è pari alla rata della pensione calcolata al momento dell’accesso, con un tetto massimo di 1.500 euro. Tale importo non è soggetto a rivalutazione né integrazione al trattamento minimo. Nel caso di contribuzione presso più gestioni previdenziali, la pensione viene calcolata pro quota secondo le regole di ciascuna.
Durante il periodo di fruizione dell’Ape Sociale non è riconosciuta contribuzione figurativa, e l’indennità non è reversibile ai superstiti né compatibile con assegni per il nucleo familiare. Inoltre, è incompatibile con trattamenti di sostegno al reddito correlati allo stato di disoccupazione, compresi ASDI e indennizzi per cessazione attività commerciale.
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