Economia

Queste famiglie possono avere il bonus nido anche se il bambino è a casa

Ricevere il bonus nido può essere provvidenziale per tante famiglie, ora si può averlo anche se il bimbo è a casa, ecco i requisiti.

Avere figli può essere certamente bellissimo, ma può comportare costi che possono essere difficili da sostenere un po’ per tutti, inutile girarci attorno. Questi comprendono ogni ambito, dalle cure mediche ad alimenti e abiti, ma senza dimenticare la scuola. Alcuni genitori sono quasi costretti a iniziare questo percorso sin da piccolissimi se non hanno nonni vicino a cui affidarsi, anche se le tariffe sono spesso elevate, pur rivolgendosi a istituti pubblici.

Un sostegno economico per la crescita dei figli può essere provvidenziale – Foto: Kronic.it

Il governo ha deciso però di non stare a guardare, per questo ha istituito un bonus nido, che può consentire di alleviare almeno in parte i costi previsti e che può rivelarsi provvidenziale per tante famiglie. E’ ovviamente necessario essere in possesso di requisiti ben precisi, compresi i casi in cui il bimbo è a casa.

Il bonus nido è ora diventato più accessibile

Sapere di poter ricevere un aiuto dallo Stato per poter far fronte alle tantissime spese a cui non ci si può sottrarre permette di tirare un sospiro di sollievo. Tra i sostegni disponibili c’è il bonus nido, ideale per chi ha bimbi che potrebbero frequentare questo tipo di istituto, ben sapendo quanto siano pesanti i costi sin da quando hanno pochi mesi di vita.

Non tutti però scelgono di affidarsi a un istituto, in alcuni casi soprattutto per comodità o per altre esigenze preferiscono attendere che siano in età adatta per la scuola materna. Chi prende una decisione simile può però stare tranquillo, anche in questo caso si può ricevere l’incentivo, a condizione che si verifichino alcuni requisiti ben precisi. E’ necessario che gli aventi diritto abbiano figli:

  • di età inferiore a tre anni (o che compiano tre anni nell’anno solare);
  • che frequentano un asilo nido pubblico o uno privato autorizzato o affetti da gravi patologie croniche certificate. Il genitore può presentare domanda anche dopo il compimento dei tre anni purché entro l’anno solare.
I costi da sostenere per le scuole sono spesso ingenti – Foto: Kronic.it

Anche chi ha la necessità di assistere il proprio bimbo a casa può quindi averne diritto. La cifra che sarà percepita varia però sulla base del reddito, così da essere il più equi possibili. Questi gli importi:

  • ISEE minorenni fino a 25mila euro: 3mila euro all’anno (importo massimo mensile erogabile 272,73 euro al mese per 11 mesi). Le prime dieci mensilità vengono erogate al massimo dell’importo concedibile (272,73 euro), mentre l’undicesima è pari a 272,70 euro, così da non superare i 3 mila euro.
  • ISEE minorenni da 25.001 euro fino a 40mila euro: 2.500 euro all’anno. L’importo massimo erogabile per 11 mesi è di 227,27 euro, il mese successivo si passa 227,30 euro.
  • ISEE minorenni da 40.001 euro: 1.500 euro all’anno. Le prime 10 mensilità vengono erogate al massimo dell’importo concedibile (136,37 euro), il mese successivo si riceveranno 136,30 euro.

A presentare la domanda è un genitore e di un minore nato o adottato o in affido temporaneo.

I provvedimenti in genere vengono emanati entro un tempo massimo di 30 giorni. Grazie a questo contributo i nuclei in difficoltà possono pagare le rette, presentando domanda entro il 31 dicembre 2024. Secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2024, per i nati a decorrere dal 1° gennaio 2024, in nuclei familiari con un valore ISEE fino a 40.000 euro con almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni, l’importo massimo del bonus asilo nido sale fino a 3.600 euro.

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