È la città che non dorme mai, la Grande Mela, un sogno a occhi aperti per tantissimi giovani italiani che sperano nel “sogno americano”: stiamo parlando di New York, il cui flusso turistico non è mai diminuito nel corso degli anni. C’è chi parte da solo, chi con il proprio partner o l’amico del cuore, o chi preferisce una formula comoda come i viaggi di gruppo a New York, un’occasione per affinare la lingua e incontrare nuove persone.
In qualsiasi modo si scelga di partire, i motivi per cui questa città è tanto amata non cambiano: apre le porte a mille opportunità, insegna tantissimo ed è perfetta in ogni stagione.
La maggior parte di noi pensa di conoscere New York grazie ai film, alle serie TV. Come ogni metropoli, anche la Grande Mela ha pregi e difetti, ma chi ci viene per la prima volta rimane affascinato e innamorato. La possibilità di visitare una città che sembra infinita elettrizza perché c’è tanto da fare e da vedere, e non basta un viaggio di un mese.
I giovani (e non) la amano perché non c’è un corrispettivo di New York al mondo. Sì, questa frase vale per molte città, comprese quelle italiane, ma è qui che i sogni si avverano: dalle luci sfavillanti di Broadway si passa al polmone verde della città, ovvero Central Park, grazie alla metropolitana.
È molto difficile andare a New York e dire: “Mi sono annoiato”. L’offerta artistica e culturale della città è invidiabile, considerando che proprio qui vivono più di 50000 artisti. Ovunque c’è una galleria d’arte, un museo importante, un nuovo stile da scoprire. Qui oggi si fa la storia, ogni giorno. E tra i musei più amati dai giovani a New York troviamo il MoMA e il Metropolitan Museum of Art.
Dopo una giornata trascorsa tra gallerie d’arte, attrazioni e magari un salto all’Empire State Building, ammirando lo skyline più famoso al mondo, il sole scende all’orizzonte e la città si illumina, si veste a festa. Ristoranti panoramici, discoteche, locali, pub, musei notturni, visite al Summit One Vanderbilt o all’ Osservatorio del Top of the Rock… come dicevamo, i giovani amano questa meta perché le probabilità sono infinite.
Per i giovani italiani, mangiare il trancio di pizza newyorkese può sembrare “strano”, ma è un po’ un rito di passaggio quando si arriva in città. Tra l’altro gli impasti sono diversi dal nostro, la crosta è sottile, e il formaggio (quasi) sempre extra. E se a pranzo non può mancare un hot dog al volo nei classici venditori ambulanti, a cena si può “volare” in qualsiasi parte del mondo grazie ai molteplici ristoranti.
L’inglese non è una lingua difficile, ma impararla sul posto fa la differenza. E quale meta migliore se non proprio New York, che accoglie tutti e fa sentire a casa? Per i giovani italiani, Little Italy non è il punto di riferimento che era un tempo per i nostri nonni o bisnonni, ma è comunque affascinante. E poi da qualche parte si deve pur iniziare per imparare l’inglese.
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