Economia

Bonus mamme, inoltra la domanda per riceverlo direttamente in busta paga: ecco come

Il bonus mamme è una misura di sostegno che si potrà ricevere direttamente in busta paga. Basta sapere come compilare la domanda. 

Per dare un sostegno ulteriore alle famiglia dal 1° gennaio 2024 è entrato in vigore un nuovo incentivo rivolto in particolare alle madri che lavorano. Il bonus mamme prevede però alcuni requisiti, che vanno dal numero di figli a carico alla tipologia di contratto della lavoratrice. Inoltre non si eroga in automatico ma serve presentare la domanda fornendo i dati propri e dei figli.

Il bonus mamme si può ricevere direttamente in busta paga Kronic.it

Prima di tutto possono richiedere il bonus le mamme lavoratrici che hanno almeno tre figli, di cui uno con meno di 18 anni. Per l’anno corrente tuttavia, dato che si tratta ancora di un incentivo sperimentale, sarà possibile richiederlo anche alle donne lavoratrici con due figli. La condizione aggiuntiva però è che il figlio minore non abbia ancora compiuto i 10 anni.

Un altro requisito fondamentale per le madri che desiderino richiedere il bonus è avere un contratto a tempo indeterminato come lavoratrice dipendente. Non importa se l’impiego è nel settore pubblico o privato né se sia part-time, ma rimangono escluse le collaboratrici occasionali e le lavoratrici autonome. Non ci sono invece limiti di ISEE o legati al reddito.

Come ricevere il bonus mamme in busta paga

La richiesta per ottenere l’incentivo può essere presentata direttamente al proprio datore di lavoro. Dando comunicazione della decisione di avvalersene le lavoratrici devono indicare il codice fiscale dei figli e il loro numero. L’INPS non ha previsto finora un modello ufficiale da compilare, ma se sono presenti questi dati l’autodichiarazione risulta già completa del necessario.

Il bonus mamme 2024 non è per tutte, ma per le lavoratrici che hanno almeno due o tre figli. Kronic.it

L’erogazione di questo incentivo avviene sotto forma di sgravio del 100% dei contributi da pagare da parte della lavoratrice. A farsene carico al suo posto è lo Stato stesso, e di conseguenza la busta paga che si riceve a fine mese aumenta rispetto a prima. C’è un tetto massimo che questo sgravio totale può raggiungere ed è stato fissato a 3.000 euro l’anno.

Questi si suddividono in quote mensili, ma la durata che il bonus mamme avrà per ogni lavoratrice dipende dall’età e dal numero di figli. Chi ne ha solo due otterrà lo sgravio solo fino al 31 dicembre 2024 o finché il minore non compirà 10 anni. Per le madri che hanno tre figli invece l’incentivo potrà durare per i prossimi due anni.

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