“… capisco che sto morendo”: Marco Giallini, la dolorosa confessione

La vita del celebre attore nostrano è stata profondamente segnata da alcuni eventi drammatici. Il dolore da lui provato è indescrivibile

Autore fin qui di una carriera eccezionale, Giallini ha esordito sul grande schermo nella seconda metà degli anni ottanta, quando ha preso parte alle riprese del film intitolato “Grandi magazzini” di Castellano e Pipolo. Alla pellicola appena citata ha fatto seguito nella stagione seguente quella diretta dal regista, produttore e sceneggiatore italiano Fulvio Wetzl dal titolo “Rorret”.

 

Marco Giallini (Websource)

Successivamente, per un periodo durato alcuni anni, Marco si è dedicato al teatro, dove ha partecipato ad una serie di commedie. A partire dal 1995 l’attore è tornato nuovamente al cinema. Da allora infatti, il cinquantanovenne nato a Roma ha recitato in una miriade di film, molti dei quali hanno riscosso un gran successo anche per merito della sua presenza.

Nonostante la grande fama, nonché l’immensa stima del pubblico nei suoi confronti, la vita di Giallini non è stata tutta rosa e fiori. Purtroppo infatti, nel giugno del 2011 ha perso tragicamente sua moglie, alla quale era legato sentimentalmente da tantissimi anni. La donna è deceduta a causa di una emorragia cerebrale che ha gettato il famoso attore nel più totale sconforto. Lo straziante evento appena riportato tuttavia, non è stato l’unico momento difficile attraversato da Marco.

Marco Giallini, il terribile incidente che stava per costargli la vita

Per uno dei protagonisti della celebre serie tv “Romanzo Criminale”, dove ha vestito i panni del “Terribile”, la morte della consorte è stato uno strazio indescrivibile. Come affermato dallo stesso, il dolore l’ha in un certo qual senso cambiato. Egli ha infatti modificato il suo modo di vedere la vita, come riportato dalla pagina Instagram zon_magazine: “È come se sentissi un’urgenza e avvertissi la fretta di non perdere tempo e di sbrigarmi: a incontrare gli altri, a stringere rapporti, a vivere, se capitano, delle storie d’amore. La vita, dicono a Roma, è un mozzico”.

Marco Giallini (Websource)

Qualche anno prima invece, Giallini ha rischiato la sua stessa vita. Il cinquantanovenne ha raccontato di esser incappato in un drammatico incidente che per poco non gli costava carissimo, nel corso di un’intervista rilasciata a “Vanity Fair”: “È novembre e sto guidando la mia moto. La macchina che mi precede sfiora il paraurti di un camion e si ribalta. Provo a evitarla e mentre stringo le dita sul freno, due secondi prima dell’impatto, capisco che sto morendo. Ho capito che non ero immortale e non ero neanche Dio”.

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