Allarme pesce in Italia, sequestrate decine di kg: per la salute il pericolo è enorme

Arriva un allarme che interessa il pesce in Italia. Molti sono i kg che sono stati sequestrati, salute dei consumatori a rischio 

 

Una notizia molto allarmante è quella che nelle ultime ore sta facendo il giro del web e che, se non seguita alla lettera, potrebbe mettere a rischio la salute dei cittadini. Una situazione che interessa un prodotto alimentare in particolare, che non può essere consumato.

Allarme pesce in Italia

Ed è proprio per tale motivo che molti sono i chili sequestrati in tutta Italia che hanno dato vita ad un gran numero di sanzioni. Tutto il cibo che consumiamo quotidianamente, prima di arrivare sulle nostre tavole, deve necessariamente seguire un determinato percorso burocratico.

Si trattano di passaggi che, in molte occasioni, creano lamentele da parte di numerosi produttori i quali affermano che ci sono fin troppe regole da seguire. Una cosa fondamentale da sapere è che ci sono delle norme da seguire necessarie per fare in modo che, i consumatori, possano essere tutelati e che i produttori realizzino dei prodotti sicuri al 100%.

In Italia arriva un allarme pesce: preoccupazione alle stelle

Allarme pesce in Italia

Nell’ultimo periodo numerosi sono i sequestri che sono stati svolti in tutta Italia, proprio perché in commercio era stata immessa una grande quantità di cibo che avrebbe potuto provocare dei seri problemi alla salute dei consumatori. Chi sceglie di iniziare a lavorare nel settore alimentare, deve sapere che ci sono delle norme che il governo obbliga a seguire.

Delle regole che vanno a vantaggio dei fornitori che, per realizzare anche un singolo prodotto, investono molti soldi. Così facendo i consumatori scelgono di portare a casa un prodotto più controllato, pagandolo anche qualche euro in più. Ma nel momento in cui tutte queste regole non vengono rispettate, il produttore può incorrere in danni immensi.

Ed è proprio ciò che è capitato nel corso delle ultime settimane in Italia, in quanto numerosi sono coloro che si sono visti sequestrare delle grandi quantità di cibo che non poteva essere immesso sul mercato. Di sicuro si tratta di un sostanzioso spreco alimentare nonché di un grande danno per l’azienda produttrice. E ciò è accaduto in Sardegna, luogo in cui la capitaneria è riuscita a trovare ben 20 kg di tonno rosso la cui provenienza non era legale.

E così, come leggiamo sul mezzokilo, Il pesce era stato trovato all’interno di una cucina di un ristorante pronto per essere cucinato e servito ai clienti. Ed è stato immediatamente sequestrato. Dopo ulteriori indagini si è scoperto che, oltre a quei 20 kg sequestrati, erano presenti altri 120 kg di prodotti che non possedevano nessuna tracciabilità. Una situazione molto simile è accaduto a Catania, all’interno di alcuni ristoranti, anch’essi pronti a servire del pesce che proveniva da fonti non legali.

Ovviamente a seguito della perquisizione, i ristoranti in questione sono stati soggetti anche a sanzioni molto salate. Durante il periodo estivo, le forze dell’ordine sono sempre più impegnate nel controllo della filiera della pesca. È proprio in questo periodo infatti che aumentano sempre di più le irregolarità.

Infatti, soltanto alla fine del mese di giugno, i NAS hanno trovato un gran numero di anomalie per quanto riguarda la tracciabilità e anche la conservazione del cibo. Una situazione che ha portato un gran numero di denunce e sanzioni.

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