“Morto da lì a sei mesi”: Fedez, il retroscena sulla malattia è da pelle d’oca

Fedez ha confessato a 105 Friends i momenti durissimi della scoperta della malattia: una sentenza l’aveva terrorizzato.

 

Fedez sembra essersi messo alle spalle la grande paura per la malattia che l’ha colpito e che l’ha costretto ad una delicata operazione chirurgica. Come noto, il rapper milanese ha dovuto sottoporsi ad un intervento per rimuovere una rara forma di tumore al pancreas. Fortunatamente, l’artista è tornato presto a casa e sembra già aver recuperato una certa forma.

fedez operato

Tuttavia Fedez ha passato momenti davvero terribili: la scoperta del tumore gli ha fatto cadere il mondo addosso, come si può sentire anche dai messaggi audio inviati al suo psicologo che lo stesso rapper ha voluto rendere pubblici sul suo profilo Instagram.

In quel gesto in molti hanno visto un tentativo di Fedez di mostrarsi esattamente come tutti gli altri e per infondere coraggio a tutti coloro che si ritrovano a dover lottare contro il terrore della malattia. Ma il gesto del marito della Ferragni non ha messo tutti d’accordo.

“Ho cominciato a piangere come un cretino”

fedez

Alcuni personaggi, tra cui Selvaggia Lucarelli, hanno infatti puntato il dito contro il rapper, ritenendo che la pubblicazione dei messaggi audio sia soltanto un modo per essere sempre al centro dell’attenzione.

Proprio la giornalista è quella che ha lanciato le maggiori bordate a Fedez, affermando che il rapper non riesce mai a tenere separate la sfera privata da quella pubblica.

Il dibattito che si è scatenato dopo la pubblicazione di questi audio su Instagram ha spinto l’artista a replicare. Intervenuto come ospite nel programma 105 Friends, condotto da Tony Severo, Rosario Pellecchia e Romina Pierdomenico, Fedez ha voluto dire la sua.

Io non avevo mai riascoltato quell’audio, quella mattina me lo sono riascoltato e ho cominciato a piangere come un cretino – racconta Fedez – Io sto cercando di tenere aperta la finestra della mia malattia per non dimenticare, quella finestra mi aiuta a rivalutare le priorità della mia vita, quindi riascoltando quell’audio per un attimo sono tornato indietro a quando ho scoperto di avere questo tumore”. 

“Volevo avere una carezza pubblica”

Le uniche informazioni sulla malattia riusciva ad averle tramite Google, “che mi diceva che sarei morto entro sei mesi, come capita sempre su qualunque cosa di salute cerchi su Google”. 

In quello che ho fatto c’era anche la voglia di avere una carezza pubblica o di voler esorcizzare il male che ho provato, c’era questo ma c’era anche dell’altro”, ha poi concluso il rapper.

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