Investimenti a lungo termine: come prepararsi per il futuro

Dopo una certa età, quando si hanno figli e una buona posizione lavorativa, si comincia a pensare cosa avverrà in futuro. Molti potranno godere di una pensione interessante, anche se effettivamente questa ancora di salvezza si allontana sempre più nel tempo e il suo ammontare sta diminuendo in modo significativo. Per fare in modo che un domani, una volta ritirati dal lavoro, si possa comunque vivere tranquilli, in tanti preferiscono predisporre degli investimenti a lungo termine che diano loro la tranquillità di poter contare su un’entrata che permetta di aumentare la pensione, o di avere a disposizione un capitale sufficiente a vivere con maggiore serenità tutte le eventualità che la vita porrà loro di fronte. Cerchiamo di capire quali sono gli investimenti a lungo termine più interessanti.

Investire per i propri figli
Mentre si attiva una pensione integrativa o un piano di accumulo si può anche valutare di avviare un investimento per i propri figli, di cui potranno godere in futuro. In questi casi si cerca un prodotto non necessariamente a lunghissimo termine, anche perché si può valutare di avviare un investimento che i bimbi possano sfruttare una volta cresciuti, ad esempio per pagare gli studi universitari, o per comprare casa una volta deciso di lasciare quella dei genitori. Stiamo parlando comunque di investimenti che avranno una durata minima di 18-25 anni, un lasso di tempo entro il quale è possibile ottenere una buona remunerazione anche con strumenti finanziari a basso rischio e interessi garantiti. Come ci racconta questo approfondimento, alcuni tra gli strumenti finanziari più usati da chi investe per i figli sono a rischio praticamente nullo, come avviene ad esempio per il libretti di risparmio o per i conti deposito. I genitori però investono periodicamente piccole somme, cosa che con il passare degli anni permette di raggiungere capitali di una certa importanza.

Piani di accumulo
Un classico investimento a lungo termine è rappresentato dai piani di accumulo. In sostanza l’investitore inserisce in tale strumento una piccola somma mensile, che si accumula nel corso degli anni. I PAC sono costruiti in modo che chi li attiva può decidere come investire il capitale accumulato; lo può fare in un singolo strumento finanziario o in più strumenti. Spesso si sfrutta il capitale per acquistare quote di vari fondi di investimento. I fondi su cui investire possono essere a basso, medio o alto rischio, questione che l’investitore può anche ridefinire nel corso degli anni. Molte banche e società di gestione del credito consentono ai propri clienti di attivare piani di accumulo molto facili da gestire, con la possibilità di rinegoziarne tutte le caratteristiche nel corso del tempo.

Investimenti “tradizionali”
Ci sono poi vari investimenti classici, utilizzati anche dagli investitori più attempati, che permettono nel lungo termine di ottenere una remunerazione interessante. Si va dai fondi obbligazionari per arrivare fino ai titoli azionari, agli ETF, ai beni rifugio quali oro o altre commodities. Le proposte sono tantissime, sia per quanto riguarda l’acquisto effettivo di questi beni, sia per la possibilità di acquisire fondi che investono in tali settori. Ci sono anche titoli azionari che offrono una certa tranquillità, si pensi ad esempio a quelli di alcune grandi società che hanno grande successo ormai da decenni. Un altro investimento di tipo tradizionale è il conto deposito: si deposita il capitale che non si utilizza e si ottiene un interesse prefissato. Gli interessi sono oggi abbastanza bassi, ma vincolando il capitale si possono leggermente aumentare. Inoltre considerando il lungo termine si ha la possibilità di ottenere comunque delle somme importanti, considerando anche il fatto che solitamente attivare un conto deposito non ha costi eccessivi. 

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