Il simpaticissimo cantante del gruppo “Elio e le storie tese”, si è reso protagonista di un appello disperato. Vediamo le sue parole
Dell’ironia Elio e la sua band ne hanno fatto la loro arma principale. Ad ogni esibizione infatti, il pubblico non può far altro che divertirsi, grazie all’indubbia capacità di intrattenere messa in mostra dal gruppo.
Fin dall’inizio degli anni ottanta, periodo in cui è avvenuta la fondazione, hanno sfornato diversi successi, tra cui alcuni indimenticabili. Il decennio successivo invece, è stato quello della loro definitiva consacrazione, avendo infatti spopolato nelle classifiche dell’epoca.
Anche nelle varie partecipazioni al Festival della canzone italiana, Elio e le storie tese sono stati in grado di sfoggiare l’energia e l’allegria di cui sono capaci, come ad esempio nel 1996, quando hanno portato il brano intitolato “La terra dei cachi”.
Nonostante il suo spirito ironico ed ilare, Elio è al tempo stesso una persona dal cuore sensibile, non mancando occasione di trattare argomenti delicatissimi, di cui uno in particolare lo colpisce da vicino.
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Appena qualche giorno fa, l’artista è stato invitato a prendere parte alle riprese di “Propaganda Live”, trasmissione presentata da Diego Bianchi, in arte “Zoro”.
È proprio nel programma trasmesso sulle frequenze di La 7 che Elio ha toccato un tema importante, che però spesso purtroppo viene sottovalutato. Stiamo parlando dell’autismo, un disturbo di cui è affetto anche suo figlio. Una parte del suo discorso, è stato riportata dalla pagina di Instagram “vdnews”.
“L’autismo non interessa a nessuno. Non interessa perché, se non ce l’hai vicino, non ti rendi conto dell’esplosione che rappresenta in casa”, ha esordito il cantante.
A questo punto, ecco l’appello di vitale importanza: “Vaccinate al più presto i ragazzi autistici e chi vive accanto a loro. La situazione delle famiglie con figli autistici in tempi di Covid è difficile anche solo da descrivere”.
Le sue frasi accorate hanno lo scopo di sensibilizzare quanta più gente possibile, nei confronti di una patologia tanto diffusa quanto purtroppo ignorata.
Il sempre ironico artista, ha concluso il suo fortissimo messaggio in questa maniera: “Non si tratta di sopravvivere giorno per giorno, ma ora per ora. Molte di queste persone hanno bisogno di assistenza continua”.
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