Come scoprire se sei stato squalificato dal rimborso Cashback? Attenzione a questo errore.
Il Cashback è il servizio di rimborso dato agli italiani che hanno effettuato più di cinquanta transazioni elettroniche. È stato pensato dal Governo dell’allora Premier Giuseppe Conte per incentivare l’uso di carte di credito e la fatturazione. Prima molti esercenti erano soliti non fare lo scontrino fiscale, ora, invece, sono tenuti a stare in regola. Inoltre, c’è anche un altro vantaggio: effettuare operazioni elettroniche è un ottimo modo per contrastare il Coronavirus. L’utilizzo di contanti favorisce, infatti, la proliferazione di batteri e virus, visto che circolano tra le mani delle persone, sia per quanto riguarda le banconote che le monete.
L’avvento del nuovo Governo di Mario Draghi non ha apportato delle sostanziali modifiche al sistema. L’unica cosa certa è che non poggerà sul Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza. Quindi, i fondi necessari alla sua attuazione saranno presi dalle risorse nazionali. E nulla di certo si sa circa la durata del servizio.
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I furbetti che cercano di arrivare prima al Super Cashback, il bonus dal valore di 1500 euro destinato a chi effettua il maggior numero di operazioni su piano nazionale, hanno vita breve. La svolta sembra arrivare dal Ministero dell’Economia e della Finanza. Nei mesi precedenti erano state annunciate delle misure per punire chi effettua transazioni da pochi centesimi presso lo stesso esercente prendendo d’assalto soprattutto i distributori automatici di benzina di notte. Da allora, però, c’è stato un silenzio tombale da parte dei vertici al Governo.
Ebbene, pare che questo silenzio sia dovuto al fatto che la squalifica dovrebbe essere comunicata direttamente nel momento in cui si stila la classifica ufficiale a Giugno, senza possibilità di fare ricorso. Una scelta astuta, quindi, stando alle indiscrezioni. In questo modo, chi ha sempre agito in trasparenza ha più chance di essere ripescato e di scalare la lista ufficiale dei primi 100000 italiani aventi diritto al Bonus. Per evitare di essere tagliati fuori dalla classifica, quindi, conviene smettere di fare i furbetti e agire in piena correttezza.
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