Alcuni furbetti truffano i fornitori di gas e luce ottenendo bollette di importo pari a 0. Vediamo come agiscono  

Le tasse da pagare sono il grattacapo più fastidioso per gli italiani. Soprattutto in questo particolare periodo di crisi economica dovuta alla pandemia. Molte famiglie infatti si trovano in difficolta ad onorare i propri pagamenti.

Le utenze da pagare a scadenze prefissate, rappresentano nella maggior parte dei casi, l’importo che grava maggiormente sul budget di un nucleo familiare. Questo però non giustifica i numerosi comportamenti illegali che molti utenti stanno perpetrando.

Alcuni infatti, mettono in atto una serie di escamotage per non corrispondere i pagamenti alle aziende fornitrici che effettuano le forniture. In poche parole realizzano delle vere e proprie truffe. Questo non è corretto sia per una questione etica sia per una questione penale.

Le vicende nelle quali le persone vanno fisicamente a manomettere addirittura gli apparati di misurazione sono davvero tanti. I contatori infatti possono essere manipolati in più modi. Negli ultimi tempi in più regioni d’Italia sono state portate avanti delle operazioni da parte delle forze dell’ordine per identificare i furbetti che hanno truffato le aziende.

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La truffa più utilizzata per colpire aziende come Acea e Enel

Chi non vuole o non può pagare una bolletta si ingegna per farla diventare di importo pari a zero. Esistono infatti, come testimoniato dalle forze dell’ordine, diverse tecniche messe in atto per evitare di pagare le bollette. La prima, la più utilizzata in assoluto perché molto semplice, è quella del magnete. Questo viene posizionato a fianco del contatore o magari sopra di esso.

Il risultato sarà un rallentamento o addirittura un blocco totale dell’apparato, il quale non misurerà più come dovrebbe. Di conseguenza, i consumi di acqua o gas risulteranno molto inferiori a quelli reali e in alcuni casi addirittura totalmente pari a zero. I furbetti che hanno realizzato questa frode, alcune volte sono stati rintracciati subito e puniti.

In altre situazioni invece hanno portato avanti per mesi tale truffa riuscendo a risparmiare numerosi quattrini. Hanno usufruito di un servizio senza pagare il giusto corrispettivo, violando quindi la legge. A volte i malfattori sono stati trovati anche in possesso di materiale consentito solo agli operatori del settore.