Il nuovo sistema di Cashback sta regalando buone notizie, da un lato, e catastrofiche, se viste dal lato dei furbetti. Andiamo a vedere nello specifico cosa sta succedendo.
I soliti italiani, che puntano a sovrastare gli altri concittadini in ogni modo, sono usciti ormai allo scoperto. In particolare, se si andassero a controllare le dinamiche che portano a raggirare il neonato programma di Cashback, troveremmo i nomi e i cognomi dei furbetti.
Proprio una notizia dei recenti giorni ha messo alla luce, di nuovo, il caso delle tante transazioni effettuate in un unico rivenditore. Questo servirebbe, secondo loro, a scalare la classifica Super per poter ottenere il bonus da 1500 euro, ma stanno rischiando di venirne espulsi.
Fra gli esercizi commerciali più presi di mira, da questi presunti intelligenti più di altri, restano i benzinai. Effettivamente, i movimenti di pagamento digitale, in queste attività, sono aumentate e il tutto deriva da un’acquisto scellerato scatenato dai furbetti del Cashback.
Entrando nello specifico, un rivenditore di benzina in Gorizia ha denunciato 84 transazioni di un’unica persona, che ha totalizzato in tutto 9 euro di spesa. La segnalazione è arrivata alla Guardia di finanza, che ha archiviato il caso, ma ha segnalato il soggetto in questione. Ad ora, sembra che il soggetto identificato non abbia commesso nessuna violazione.
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Il sistema di Cashback, nato per ovviare ai pagamenti con contante, portatore di evasione fiscale e riciclaggio, sta funzionando. Al momento, sembra che i pagamenti cashless siano aumentati in maniera vertiginosa. In oltre, molte famiglie hanno già ottenuto il rimborso di alcune spese.
In senato si è pensato di bloccare questa iniziativa in via definitiva anticipatamente, vite le tante segnalazioni di irregolarità. Però, la proposta, che vede Fratelli d’Italia come principale sostenitrice, non è passata e si è conclusa con un nulla di fatto. L’attività di Cashback resterà in piedi quindi fino alla fine, giugno 2022, ma sta rischiando, per colpa di alcuni ingenerosi, di concludersi malamente a danno anche di chi ne ha beneficiato.
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