Gossip e Spettacolo

Paolo Bonolis e la paura che l’attanaglia: Io queste cose non le uso

Paolo Bonolis ha una paura che lo attanaglia tanto da voler essere lontani da questa cosa. Ecco di cosa si tratta.

Le curiosità del conduttore (Foto Web)

Paolo Bonolis è uno tra i conduttori più amati del momento ma soprattutto dal pubblico e dalla televisione italiana. Classe 61 sotto il segno dei Gemelli e una carriera fatta da talento, professionalità, bravura e simpatia lo hanno fatto diventare una vera icona televisiva.

Sono stati tantissimi i programmi condotti da Bonolis che nel giro di vent’anni ha costituito un patrimonio che si aggira intorno ai nove milioni di euro stimandolo come uno dei conduttori più pagati d’Italia.

Paolo è un tifoso sfegatato dell’Inter e, tra le curiosità raccontate dallo stesso, una riguarda la sua infanzia; da piccolo ha sofferto di balbuzie ma grazie alla recitazione all’età di dodici anni avrebbe sconfitto il problema tanto da conferirli, nel 2010, il Guiness dei primati, battendo il record del maggior numero di parole dette in un minuto, per l’esattezza 332.

Il suo compagno di sempre, in tutte le sue trasmissioni è Luca Laurenti. I due si sono conosciuti ad un provino quando Paolo cercava qualcuno che suonasse e accompagnasse con la voce i suoi programmi e si sono amati fin da subito.

Paolo però non adora molto la tecnologia tanto da tenerlo lontano dai social e non farne, quindi, una priorità di vita e di carriera.

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Paolo Bonolis e il difficile rapporto con i social

Paolo e il rapporto con i social (Foto Fb)

Bonolis si definisce un vero animale analogico in un mondo digitale esprimendo una totale indifferenza verso la tecnologia i social e il web.

Il conduttore non ha nemmeno uno smartphone tanto da dichiarare in un’intervista: “Un cellulare serve per telefonare e mandare sms A che altro serve? Ci sono due persone che lavorano in Finlandia, una per me e una per Maurizio Costanzo, gli unici in Italia ad avere ancora quel telefono: il giorno che noi lasciamo il Nokia vengono licenziate, infatti le loro famiglie ci scrivono spesso per ringraziarci”. 

La tecnologia per Paolo è una sorta di vampirizzazione che ti cancella dal mondo reale portandoti in un mondo parallelo fatto di velocità e privo di valore e ha aggiunto: “La connessione continua è un vampiro tecnologico che ti cancella tutto quello che ha sostanza a fronte di una bidimensionalità che è di più facile accessibilità e non richiede fatica. Penso invece che il valore delle cose sia determinato dalla fatica per realizzarle. E siccome là dentro rapporti interpersonali, conoscenza, comunicazione passano in modo veloce”.

Paolo ha paura che tra qualche generazione ci potrebbero essere dei cambiamenti sostanziali nel modo di comunicare e nel modo di reagire al mondo reale.

 

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