C’è una importante novità per gli utenti di Whatsapp, perché alcuni saranno costretti ad abbandonare l’applicazione. Ecco il motivo dietro questa drastica decisione.
Molti utenti dell’applicazione di messaggistica istantanea Whatsapp avranno entro la fine di questa primavera un’amara sorpresa. Ma prima di entrare nel dettaglio, facciamo un passo indietro per capire cosa è successo.
All’inizio dell’anno l’app ha deciso di adottare una nuova politica di privacy che, però, ha fatto storcere il naso alla maggior parte degli utenti che vedono la loro privacy fortemente compromessa. Ora c’è un aggiornamento sull’adozione di queste nuove condizioni d’uso del servizio.
Le norme introdotte a Gennaio dall’app prevedono la condivisione dei dati di Whatsapp con Facebook. Gli sviluppatori hanno deciso di introdurre questa novità per rimodulare la pubblicità sul social Facebook. Tuttavia, questa condivisione non è una novità ex novo, anzi. Ma se fino all’anno scorso veniva riservata al singolo utente la possibilità di condividere i dati, ora non c’è più la possibilità di scelta, bensì è diventato un obbligo.
Ed è proprio questo obbligo di consenso che ha scatenato una rivolta tra gli utenti che si vedono costretti a fare qualcosa senza la loro volontà. Ora c’è un’importante novità che riguarda questa regola: chi rifiuta di aderire alle norme di utilizzo non potrà accedere all’app e verrà escluso dal servizio. Una decisione che fa discutere, soprattutto se si considera che Whatsapp è l’app più usata al mondo e che potrebbe portare a perdere molti utenti.
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Se da un lato, l’aggiornamento sulla privacy è stato introdotto a Gennaio, dall’altro, la scadenza è prevista per il 15 Maggio. Entro questa data chi non ha aderito alle nuove norme, dovrà abbandonare il suo account perché l’applicazione lo disabiliterà.
Molti utenti, dopo questa imposizione che lascia tutti a bocca aperta, hanno deciso già da ora di emigrare verso altre app. La prima scelta è sicuramente Telegram, l’app sviluppata nel 2013 e che, anche grazie agli errori di gestione di Whatsapp, sta raggiungendo sempre più consensi. La seconda scelta è rappresentata da Signal, l’applicazione sviluppata da Open Whisper Systems nel 2014. Attualmente non ha la popolarità di Telegram, ma il suo utilizzo è in crescendo.
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