Attualità

Non basta Conte, Di Battista chiude definitivamente al M5S

Anche se l’ex premier, Giuseppe Conte, entrerà a far parte del M5s, l’ormai ex attivista grillino, Alessandro Dibattista, decidere di chiudere al partito.

Di Battista con Grillo (La Repubblica)

Il nuovo assetto in casa grillina prende sempre più forma. Ad ora, la decisione di acquisire all’interno del M5s l’esperienza di Conte non ha fatto cambiare idea a Di Battista. Quest’ultimo, sembra essere distante dal rinnovamento avvenuto in questi ultimi tempi all’interno della galassia pentastellata.

In effetti, in una dichiarazione rilasciata sul  suo profilo  instagram, Di Battista afferma: “ho lasciato il movimento per il sostegno che ha dato al nuovo governo Draghi”. Secondo il politico romano, la presenza di personaggi come Berlusconi, Salvini o esponenti del Pd, non porta a nessun beneficio per via di certe “linee politiche”.

Di Battista ha sostenuto Conte e il M5s fino alla nascita del nuovo esecutivo

Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio (Il FattoQuotidiano)

“Questo è il governo dell’assembramento pericoloso” scrive il deputato della XVII legislatura. Questa è la risposta data su Instagram a un suo sostenitore che lo invogliava a tornare in prima linea col movimento.

La risposta categorica fa capire quanto da tempo Di Battista sia lontano dalle linee seguite dal M5s. Ad ora però, sembra si stia soltanto prendendo del tempo e a settembre prenderà una decisione in base ” allo stato dell’arte”.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: M5S, Di Maio invoca Conte: “Adesso deve decidere”

LEGGI QUI: M5S verso la rifondazione: da Conte leader al nuovo statuto

APPROFONDISCI ANCHE: Esodo dal M5S, Conte è davvero la soluzione?

Il nuovo governo Draghi ha creato discussioni nel mondo pentastellato

Votazione del M5s sul governo Draghi (Huffington Post)

Sembra che all’interno del M5s ci sia stato un “cambio di idee” in questi ultimi tempi. “Io sono stato coerente con la linea precedente, loro no”. Da queste recenti dichiarazioni di Alessandro Di Battista si capisce quanto non sopporti l’idea di “sedersi al fianco di Gelmini, Brunetta e Carfagna”.

Quindi, l’autore del libro “Meglio liberi” si erge a portavoce dei 30.360 attivisti che hanno votato no al governo presieduto da Mario Draghi. Erano stati il 40.7% dei votanti, sulla piattaforma Rousseau, ad indicare la rottura con l’attuale esecutivo, perdendo di netto con chi invece ha voluto sostenerlo.

Secondo questi fatti, sembra che la strada scelta, da chi ha votato sì, sia avvenuta per difendere le normative attuate nel precedente governo; prima fra tutte la legge sulle prescrizioni. “Lo hanno dimostrato ma avrebbero potuto farlo in maniera più incisiva” afferma Di Battista.

Recent Posts

Bolli auto mai pagati, in questo caso puoi dimenticarteli: novità dallo Stato

Bolli auto mai pagati, in alcuni casi lo puoi dimenticare: ecco la novità che sta…

4 giorni ago

Allarme automobilisti, stanno arrivando a tutti migliaia di euro di multa: il motivo fa infuriare

Allarme automobilisti, la nuova norma sulla revisione auto fa arrivare migliaia di euro di multa:…

4 giorni ago

Il trucco che ti fa risparmiare quasi 1000 euro di benzina all’anno: mi ringrazierai

Benzina, ti svelto il trucco che nessuno vuole dirti per ti farà risparmiare quasi 1000…

5 giorni ago

Semaforo rosso, esiste un caso in cui puoi passare lo stesso senza temere multe: pochi lo sanno

Semaforo rosso, il codice stradale prevede un aggiornamento molto interessante: ora puoi passare senza prendere…

5 giorni ago

Boom di incentivi per le auto: 597 milioni in palio ma solo per chi rottama

Il governo italiano ha stanziato un fondo di 597 milioni di euro destinato a incentivare…

5 giorni ago

Patente sospesa e multa da 333€: se vedi questo codice sulla tua patente sei nei guai

Possibile sospensione della patente e eventuali multe nel caso di presenza di questo codice sul…

6 giorni ago