Non sono mancate le solite divisioni all’interno del governo tra chi è ha favore del rigore, come Speranza e chi è incline alle aperture come gli esponenti della Lega. Sembra che il ministro del Carroccio Giancarlo Giorgetti abbia espresso forti perplessità riguardo ad alcune norme, come il limite giornaliero delle visite nelle abitazioni private. Alla fine ha prevalso la line “dura” contro la galoppante corsa della pandemia.
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Cosa cambia con il nuovo decreto legge

attività chiuse
attività chiuse (getty images)

Come di consueto, chi vive in zona arancione non potrà uscire dal proprio Comune, ma sarà consentito fare visita una sola volta al giorno ad amici e parenti, nello stesso comune dalle 5 alle 22. Il numero massimo di persone in visita è di due, non rientrano nel calcolo minori di 14 anni, disabili e le persone non autosufficienti conviventi. In zona rossa invece la deroga non è consentita ed ogni spostamento dovrà essere motivato con autocertificazione. Prevista anche la chiusura di parrucchieri e centri estetici.

Nel decreto sono previsti 290 milioni per i congedi parentali, a partire dal 1 gennaio e quindi anche retroattivi. Sono retribuiti al 50% per chi ha figli minori di 14 anni, non retribuiti con minori tra i 14 e i 16 anni di età. In alternativa è previsto il bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per i lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell’ordine. Viene riconfermato il diritto allo smartworking per i genitori di minori fino a 16 anni di età.

Durante le festività pasquali, invece, dal 3 al 5 aprile, tutta l’Italia sarà in zona rossa, ad eccezione di chi si trova in zona bianca. In quei giorni, quindi, saranno consentiti spostamenti  solo per motivi di salute, lavoro o necessità. Con una deroga: possibiltà di spostamento una volta al giorno, all’interno della propria Regione, tra le 5 e le 22 verso altre abitazioni private. Il premier Draghi ha parlato di misure “proporzionate alla situazione” e che il decreto Sostegni sarà in arrivo la settimana prossima con misure “corpose e per una platea più ampia” per dare ossigeno alle attività in difficoltà.