Cristiano figlio di Fabrizio De Andre: dalle crisi nervose all’arresto per aggressione: oggi come sta

Il figlio di Fabrizio De Andrè si chiama Cristiano e ha avuto anche dei problemi non indifferenti nella sua vita. Andiamo a conoscerlo un po’ meglio.

Tutti conoscono il cantante classe 1940 di Genova ormai scomparso da un po’ di tempo. Artista a 360° è stato uno dei poeti più illuminati dello scorso secolo riuscendo a mettere per rima emozioni e sentimenti degli italiani.

Era conosciuto anche come Faber, il suo soprannome. Gli fu dato da Paolo Villaggio, suo grande amico, in riferimento al fatto che amasse utilizzare i Faber Castel, i pastelli, e ovviamente per il fatto che c’era grande assonanza con il suo nome.

Spesso ha parlato di emarginati tra cui ribelli e anche prostitute. Situazioni raccontante con una classe e un’eleganza che nessuno si sarebbe mai aspettato e che illuminò il cuore del pubblico.

Il pubblico lo adorava anche se la sua musica era molto settoriale. Da Enrica Rignon ebbe il suo primo figlio che decise di chiamare Cristiano.

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Fabrizio De Andre, il figlio Cristiano: dalle crisi all’arresto, cosa fa oggi?

Cristiano De Andrè è il figlio di Fabrizio De Andrè. Anche lui nacque a Genova ma il 29 dicembre del 1962 e come il papà ha deciso di percorrere la strada della musica diventando un cantautore e polistrumentista. La prima volta al Festival di Sanremo è arrivata nel 1985.

Sono diversi i momenti particolari legati alla sua vita e le sofferenze. Nel gennaio del 2013 fu ricoverato per una crisi di nervi che lo aveva portato a distruggere una casa. Grazie anche all’aiuto della sua amica Alba Parietti riuscì a superare il momento e a calmarsi in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

Era la notte del quattordicesimo anniversario della morte del papà. Nel 2006 invece verso le cinque del mattino si presentò in un noto hotel di Milano insieme a Clara Lafite una modella spagnola sua compagna. La donna venne vista senza indumenti girare per i giardini dell’hotel stesso.

Quando arrivarono gli agenti di polizia i due si chiusero in stanza sottolineando di non aver fatto nulla di male a nessuno.