Flavio Briatore, da quel cancro all’orrenda malattia | Oggi come sta

Flavio Briatore ha dovuto affrontare una malattia seria. Una cosa che ha voluto raccontare e che ha superato con grande coraggio.

Di Flavio si parla sempre. Un po’ perché è un uomo famoso e intelligente, un po’ perché spesso è accompagnato da donne splendide. Le sue idee sono state spesso innovative così come la possibilità di soffermarsi su aspetti ignorati dagli altri.

Nell’arco degli anni si è fatto apprezzare non solo per quello che diceva ma anche per cosa faceva. La sua grande capacità imprenditoriale ha permesso a molte persone di trovare un lavoro e di poter vivere una vita più che decorosa.

L’estate scorsa ha creato polemica il suo locale dopo l’apertura per via dei contagi da Coronavirus. Le polemiche sono aumentate quando lui stesso ha contratto il Covid-19.

Purtroppo non fu l’unica patologia che ha colpito Flavio, diversi anni prima alle prese con un male difficile da affrontare.

Leggi anche -> Flavio Briatore appare trasformato completamente: Irriconoscibile

Leggi anche -> Flavio Briatore furioso per la proposta fatta: “continua a seminare il panico”

Flavio Briatore dal tumore ai giorni d’oggi

Flavio Briatore fu costretto ad affrontare un tumore al rene sinistro. La diagnosi risale al 2006 quando fu visitato in una clinica del Minnesota negli Stati Uniti d’America. Una notizia che sconvolse tutti.

Le sue parole sono di grande insegnamento per tutti: “Ci sentiamo immortali, invece dovremmo ringraziare Dio ogni mattina soltanto perché ci facciamo la barba. Pensi che forse tutto quello che hai costruito serve fino ad un certo punto.”

L’operazione avvenne alla Clinica Quisisana di Roma nel quartiere dei Parioli. Questa permise all’uomo di superare un problema che aveva messo a dura prova le sue emozioni e quelle di chi gli vuole bene.

Quest’estate poi Flavio ha dovuto affrontare il Coronavirus. Per fortuna stavolta la battaglia fu più semplice con l’uomo che superò tutto in forma leggera senza dover subire particolari procedure.