Nek per la prima volta racconta la disgrazia vissuta: La sua vita a rischio

Nek ha sempre raccontato la sua vita senza filtri, dimostrando umiltà e intelligenza. Non poteva non spiegare ai fan un momento difficilissimo.

In carriera l’artista lanciato da “Laura non c’è” è riuscito a vendere oltre 10 milioni di dischi. Nel mondo dello spettacolo ha iniziato a lavorare addirittura nel 1986 nel gruppo country formato con il suo grande amico Gianluca Vaccari.

Tre anni dopo diventa voce e basso dei White Lady, un gruppo rock. Compose anche dei suoi brani dopo che il gruppo era nato come una cover band dei Police per poi lasciare quella strada e iniziare ad intraprenderne una personale.

Nel 1991 decide di lasciare la band per iniziare una carriera da solista. Subito ottiene un grande successo cioè la finale del Festival di Castrocaro. Tuttavia non riesce a raccogliere una vittoria anche se ottiene un contratto con una nota etichetta discografica.

Da solista è riuscito a riscuotere un successo clamoroso, conquistando anche il palcoscenico del Festival di Sanremo dove ha mostrato il suo grande talento. Oggi però racconteremo un episodio molto particolare della sua vita.

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Nek, il racconto della disgrazia sfiorata

Nek è un ragazzo molto semplice. Ama vivere in campagna e affrontare dei lavoretti in casa nonostante sia famosissimo e di certo potrebbe permettersi di lasciarli ad altri.

Purtroppo un po’ di tempo fa nella sua casa di campagna ha incontrato una situazione molto complicata. Un incidente sarebbe potuto costargli la vita e anche se tutto è andato bene è impossibile non avere brividi.

Il racconto è arrivato a Verissimo da Silvia Toffanin: “Ero nella casa in campagna, stavo intagliando una lastra di legno con una sega circolare. Ho perso il controllo e mi sono tagliato due dita. Ero solo. Per fortuna ho avuto la lucidità di andare in ospedale, ho guidato in quel modo. L’operazione è durata undici ore”.

Il suo racconto ha mostrato la sua umanità con Nek che ha dimostrato molto spesso di avere paura. La sua famiglia è stata la salvezza che gli impedì di finire in depressione.