Il celebre cantante britannico Freddy Mercury fu costretto ad un’interpretazione in playback in un concerto nel nostro Paese.
Freddy Mercury è stato un cantautore, musicista e compositore britannico. Nel 1970 ha fondato i Queen insieme al batterista Roger Taylor e il chitarrista Brian May. Il bassista John Deacon invece si aggiunse al gruppo l’anno successivo.
Durante la sua carriera come frontman della band scrisse diversi brani che hanno fatto la storia della musica. Tra queste spiccano canzoni come “Bohemian Rapsody”, “Don’t Stop Me Now”, “We Are the Champions” e diverse altre.
Negli anni ’80 ha iniziato anche un breve percorso da solista, pubblicando due album “Mr. Bad Guy” e “Barcelona”, quest’ultimo in collaborazione con Montserrat Caballé, noto soprano spagnolo.
Mercury morì a soli 45 anni di broncopolmonite, complicanza dell’Aids di cui era affetto. Si spense così nel 1991 una delle star più iconiche e influenti di tutti i tempi grazie al suo talento e alla sua caratteristica esuberanza che esprimeva durante i suoi concerti.
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Nel 1992 fu organizzato un concerto a Londra in memoria di un artista del suo calibro. Parteciparono grandi nomi della musica e parte dei proventi furono devoluti in beneficenza ad un organizzazione impegnata nella lotta contro l’aids.
Nonostante l’incredibile talento vocale che possedeva Freddy Mercury, ci fu un episodio particolare di cui tutt’oggi ancora si parla. Era l’anno 1984 ed il concerto in questione si svolgeva proprio in Italia, sul palco dell’Ariston durante il Festival di Sanremo.
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In quell’occasione i Queen presentarono il loro grande successo “Radio Ga Ga”, tratto dall’album “The Works” e scritto da Roger Taylor. A ripercorrere questa clamorosa storia questa volta è una pagina Instagram dal nome “Miti Sfatati”.
Incredibilmente la Rai chiese all’artista britannico di cantare in playback. In quegli anni si diffuse infatti questa tecnica, inizialmente per favorire le esibizioni anche a diversi personaggi famosi non legati al mondo della musica. Questi così potevano utilizzare la voce di altri cantanti al posto della loro, evitando figuracce e possibili stonature.
L’evento ottenne ancora più risalto proprio grazie all’enorme esuberanza dello stesso Mercury. Infatti egli salì sul palco ma più volte allontanò il microfono dalla bocca, rendendo così evidente il fatto che stesse cantando in playback.
Il pubblico si accorse immediatamente che il frontman stesse muovendo soltanto le labbra dato che in realtà il suono che proveniva dal palco altro non era che il disco registrato in studio.
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