Alessandro Gassman parla del rapporto con il padre e confessa una verità scomoda che mai ci si sarebbe aspettati
Alessandro Gassman è uno di quegli attori che maggiormente ha caratterizzato le pellicole cinematografiche italiane degli ultimi anni. Un figlio d’arte, siccome il papà Vittorio era attore, regista, sceneggiatore e scrittore.
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Non solo, perché anche la mamma Juliette Mayniel ha calcato palchi cinematografici rendendosi protagonista come attrice negli anni ’60 e ’70. Non poteva quindi che essere influenzato dai due genitori anche se la relazione tra Juliette e Vittorio si è interrotta quando il piccolo Gassman ha avuto appena tre anni di vita. Ciò non gli ha precluso però nessuna strada, tant’è che all’età di 17 anni per lui c’è il debutto come attore.
Di padre in figlio: questo il nome del film autobiografico scritto, diretto e interpretato da Vittorio Gassman che ha raccontato la propria vita, con Alessandro a partecipare alla pellicola cinematografica. Nel 1997 recita invece nel film Il bagno turco dove riscuote gran successo tra gli addetti ai lavori. Una carriera in crescendo che lo porta anche negli States; qui ottiene una parte in Transporter.
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Il film Caos Calmo gli permette di vincere il David di Donatello per il migliore attore non protagonista, oltre che il Ciak d’oro, il Nastro D’argento ed il Globo d’oro. Decide poi di realizzare un documentario sul padre Vittorio a dieci anni dalla sua morte: “Vittorio racconta Gassman”, con cui ha cercato quindi di render onore alla memoria del tanto amato genitore.
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Un rapporto tra i due che è sempre stato solido tanto che Alessandro ha raccontato una verità nascosta: “Mi ha salvato dalla depressione”. Soprattutto nel periodo in cui ha iniziato a recitare, quando era accusato di essere raccomandato.
Una diffamazione continua che non riusciva a superare, se non con l’aiuto del padre che è stato fondamentale affinché potesse superare il momento di difficoltà. Il documentario a lui dedicato e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia è stato un tributo assoluto ed un modo per dirgli “grazie” per quanto fatto per lui.
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