Coronavirus: dati Istat dell’ultimo trimestre preoccupano evidenziando una netta penalizzazione femminile nei rinnovi contrattuali.
Leggi qui —> Le pandemie più devastanti della storia: potrebbero competere con il coronavirus
L’epidemia dovuta al Covid-19 ha causato non pochi problemi a livello economico. Il primo lockdown generalizzato è andato a colpire in maniera preoccupante soprattutto i piccoli imprenditori. Non tutti sono riusciti ad andare avanti e si sono visti costretti a dover abbassare per sempre la loro serranda, rinunciando così alla propria attività ed i propri sogni.
A seguito della prima chiusura anche le successive manovre che avrebbero dovuto evitare il diffondersi del virus si sono rivelate una lama a doppio taglio. Se da un lato si potrebbero essere evitati piccoli focolai dall’altro le continue restrizioni, spesso anche controproducenti, hanno fortemente penalizzato molte categorie del settore.
I gestori di molte attività si sono dovuti in un primo momento adattare, adeguando i propri locali con le dovute segnaletiche, il plexiglas ed il distanziamento per poi essere chiusi di nuovo o rimanere aperto ad orario limitato. Ne hanno risentito i lavoratori con i contratti in scadenza, i dati Istat al riguardo no mentono.
La crisi causata dalla pandemia dovuta al coronavirus ha colpito fortemente i lavoratori con i contratti più fragili. Secondo i dati Istat i lavoratori con contratto a tempo determinato, scaduto nell’ultimo anno, a cui non è stato rinnovato è salito dal 16,9% dal terzo trimestre del 2019 al 23,3 del 2020. Mentre coloro a cui è arrivato un rinnovo è in lieve calo dal 23,9% al 22,4%.
Ci sono moltissimi segmenti che hanno mostrato un peggioramento più marcato. Le donne in particolare hanno visto aumentare la percentuale di perdita del lavoro che va dal 7% al 9%. In un momento così delicato in cui sentiamo spesso parlare di violenza di genere questi dati fanno ancora più rumore.
Leggi qui –> Effetto lockdown: come superare le ansie da pandemia
In un intervista rilasciata a Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria del ministro dell’economia, apprendemmo che stando ai rapporti della Caritas la percentuale di donne che hanno chiesto aiuto da maggio a settembre, subito dopo il lockdown, è salita dal 50,5% al 54,4%. “Tutti gli indicatori ci palano di una situazione delle donne fortemente discriminata”. Stando a quanto dice la sottosegretaria il Recovery plan è una occasione da non perdere per cominciare ad aggredire le profonde disuguaglianze di genere che ci sono nel nostro paese, soprattutto nel mondo del lavoro.
Bolli auto mai pagati, in alcuni casi lo puoi dimenticare: ecco la novità che sta…
Allarme automobilisti, la nuova norma sulla revisione auto fa arrivare migliaia di euro di multa:…
Benzina, ti svelto il trucco che nessuno vuole dirti per ti farà risparmiare quasi 1000…
Semaforo rosso, il codice stradale prevede un aggiornamento molto interessante: ora puoi passare senza prendere…
Il governo italiano ha stanziato un fondo di 597 milioni di euro destinato a incentivare…
Possibile sospensione della patente e eventuali multe nel caso di presenza di questo codice sul…