Riforma fiscale necessaria per ripartire, in caso contrario sarà default

Si studia e si lavora a più non posso per la riforma fiscale, questa ritenuta fondamentale per ripartire: in caso contrario sarà default.

riforma fiscale (web source)
riforma fiscale (web source)

Si lavora in Italia per assicurare una riforma fiscale che possa permettere di fronteggiare al meglio l’emergenza sanitaria da Coronavirus che sta mettendo in ginocchio il paese. Secondo quanto riferito dal Centro Studi di Unimpresa, si starebbe valutando per uscite per 79,2 miliardi in tre anni di cui 28,3 miliardi l’anno prossimo, 30,5 miliardi nel 2022 e 20,3 miliardi nel 2023.

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Seguendo queste cifre, 47,4 miliardi saranno destinati a spese in conto corrente mentre i restanti 31,8 miliardi in investimenti. Tra questi rientrano i 300 milioni di euro che dovranno essere destinati al Fondo di Garanzia per le pmi. Inoltre, si dovrà pensare a prorogare la stessa moratoria sui prestiti delle aziende.

La nuova riforma fiscale e cosa può cambiare

riforma fiscale (web source)
riforma fiscale (web source)

Manovre che dovranno essere attuate al più presto perché, al momento migliaia e migliaia le attività in debito e che soprattutto attendono manovre del governo per risalire ‘la china’. Andando a scoprire il report del Centro studi di Unimpresa, con la riforma approvata dal governo e sotto esame del Parlamento, vede stanziati 3,8 miliardi alle attività produttive, 1,4 miliardi per le spese sanitarie, 858 milioni come sostegno diretto alle imprese, 532 milioni come integrazione salariale, 350 milioni per il trasporto pubblico locale. 

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Ecco quindi che la stessa previsione porta ad una spesa complessiva per la riforma tributaria porta 18,1 miliardi di cui 3,1 miliardi nel 2021, oltre che 8 miliardi nel 2022 e 7 miliardi nel 2023.

Gli scenari futuri e l’accusa di Bankitalia

banca d'italia (web source)
banca d’italia (web source)

Arriva però anche e soprattutto la critica di Bankitalia: “Le risorse messe a disposizione per la riforma fiscale sono relativamente contenute. Bankitalia ha sempre sottolineato che saremmo molto contenti di vedere un disegno organico di riforma. Qui ci sono degli interventi che anticipano la direzione della riforma”: così il capo del Dipartimento Economia e statistica di Bankitalia, Eugenio Gaiotti.

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Vengono di conseguenza richiesti interventi migliori e soprattutto rapidi soprattutto per il Sud Italia che ha quindi bisogno di una svolta da un punto di vista economico per le attività commerciali. Settimane quindi decisive altrimenti si rischia il default e l’arrivo di una crisi senza precedenti per le stesse aziende.
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