Nuovo Dpcm, dagli spostamenti al coprifuoco: ecco cosa cambia

Cambiano nuovamente le regole in Italia. Conte pronto a firmare il nuovo ed ennesimo Dpcm: eccone i dettagli.

La nuova stretta per quanto riguarda le restrizioni in tutta Italia é finalmente arrivata. Verrà infatti nelle prossime ore, se non nella giornata di domani, il nuovo Dpcm che va a dare una forte scossa alla nazione. Andiamo a scoprire i punti salienti a partire dall’idea del Giverno di abbandonare il lockdown generalizzato, bensì di applicarlo solo a determinate zone.

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La nuova stretta dovrebbe basarsi su lockdown chirurgici a livello provinciale. Si pensa di lasciar comunque libera scelta agli amministratori provinciali, che possono applicare misure ancor più restrittive di quelle imposte dal Governo centrale. Qualunque decisione venga presa deve comunque valutare il parere dell’Istituto di sanità.

Nuovo Dpcm: ecco cosa cambia

A tal proposito i Governatori della Regione possono intervenire sulla chiusura delle scuole e sull’orario di apertura di negozi. Di conseguenza possono imporre ancor più limitazioni rispetto a quelli decisi a livello nazionale. Si punta ad un coprifuoco alle ore 18:00 in tutta Italia, senza esclusione alcuna. Alcune regioni ragionano anche sulla chiusura nel fine settimana dei centri commerciali.

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Discorso diverso per quanto riguarda gli spostamenti. Si potrà viaggiare da Regione a Regione solo e unicamente per motivi di lavoro, salute o altre emergenze che dovranno essere giustificate con un’apposita autocertificazione. Ulteriore quindi limite alla vivibilità degli stessi cittadini. Questi costretti quindi a restare nelle rispettive zone di residenza.

Questione coprifuoco: cosa cambia

L’orario limite fissato dal Giverno è le ore 23:00. Un coprifuoco che, potrebbe subire ben presto variazioni. Si ragiona infatti per “costringere” i cittadini a ritirarsi ancor prima nelle rispettive case. Una condizione necessaria, secondo il governo, per evitare assembramenti sull’intero territorio nazionale.

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Si passerebbe quindi dalle 23 alle 18, o presumibilmente alle ore 21. Insomma, si cerca una giusta mediazione affinchè non si “ammazzi” completamente la vita sociale in un periodo complicato ed un anno che almeno per il momento tragico dal punto di vista sanitario ed economico per il paese.