Compleanno “un sacco bello” per un grande nome del cinema italiano

Gli anni passano anche per Carlo Verdone, attore italiano, erede di Alberto Sordi che il 17 novembre spegnerà 70 candeline

Carlo Verdone
Il compleanno di Carlo Verdone

Il grande attore, regista, sceneggiatore e comico romano, nella sua carriera, iniziata negli anni Settanta, ha diretto e sceneggiato circa ventisette film, ha recitato in più di trenta, ha ideato personaggi e archetipi rimasti nella storia dell’intrattenimento italiano e non si è fatto mancare nemmeno più di qualche esperienza televisiva.

Carlo con il suo  faccione riconoscibilissimo tra qualche giorno compirà 70 anni. “La festa con gli amici sarà rinviata in un periodo più tranquillo. Lo passerò in famiglia”.

E’ un traguardo di vita importante per il Verdone nazionale che ha all’attivo anche 40 anni di carriera in cui ha fotografato la società italiana con una carrellata di personaggi. Da Un sacco bello a Compagni di scuola; da Viaggi di Nozze a L’Amore è bello finché dura.

In primavera dovrebbe uscire l’ultimo film “Si vive una volta sola” con un cast d’attori di punta. Il film parla delle avventure di un gruppo di medici amici.

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“Sarebbe dovuto uscire un anno fa ma la pandemia ha fermato tutto. Un film sul virus? No, meglio sorridere. Superato l’inverno, i cinema e i teatri torneranno a riempirsi come prima. Il tempo vola, mi sembra d’aver vissuto più vite.”

Cosa vuole fare da grande Carlo?

Carlo Verdone ha tanti progetti in cantiere. Ha scritto un libro autobiografico e un documentario.

“Nasce da un grosso scatolone che aveva sigillato il mio compianto segretario Ivo. Lettere, agendine, biglietti, foto. Tutto mischiato. Dalla storia di ogni oggetto viene fuori una storia. Poi ho finito per Amazon 10 puntate di Vita da Carlo, che è in parte romanzata”.

In un intervista al Corriere della Sera, hanno chiesto a Carlo Verdone se nel futuro vedesse suoi eredi, ha risposto così:

“Allo stato attuale, no. Sarà difficile per un giovane fare carriera. Io ho avuto la fortuna di conoscere, grazie a mio padre, Fellini, Pasolini, Blasetti, De Sica, poi Sergio Leone. Avevo un piede nel grande cinema e l’altro piede nella mia epoca. Mi ha fatto capire che il cinema è una cosa seria”.

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